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·9. Oktober 2025
Lutto in Argentina: è morto Miguel Ángel Russo, allenatore del Boca Juniors. Aveva 69 anni

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Il calcio argentino piange la scomparsa di Miguel Ángel Russo, storico allenatore e figura simbolo del Boca Juniors, morto all’età di 69 anni.
La notizia è stata ufficializzata dal club di Buenos Aires con una nota diffusa sui propri canali ufficiali: “Il Club Atlético Boca Juniors annuncia con profonda tristezza la scomparsa di Miguel Ángel Russo. Miguel lascia un segno indelebile nella nostra istituzione e sarà sempre un esempio di gioia, umanità e dedizione. Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento difficile. Addio, caro Miguel.”
Un addio che colpisce tutto il calcio sudamericano
Secondo quanto riportato da fonti argentine, Russo era ricoverato a causa di complicanze legate a un’infezione urinaria. In passato, nel 2017, aveva combattuto con successo contro un cancro alla prostata, tornando poi regolarmente ad allenare.
Il tecnico aveva fatto la sua ultima apparizione in panchina il 21 settembre, prima di essere sostituito dal vice Claudio Ubeda. Da allora, le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate.
Una carriera di successi e dedizione
Ex centrocampista dell’Estudiantes de La Plata, Russo ha vissuto una carriera da allenatore lunga e ricca di soddisfazioni. Dopo gli esordi sulla panchina del Rosario Central, aveva guidato club storici come Estudiantes, Vélez Sarsfield, San Lorenzo, Lanús, Millonarios e, soprattutto, Boca Juniors, con cui aveva scritto alcune delle pagine più gloriose del calcio sudamericano.
Il momento più alto della sua carriera arrivò nel 2007, quando portò il Boca alla conquista della Copa Libertadores, battendo in finale il Grêmio.
Un episodio rimasto nella memoria dei tifosi è quello del 2017, quando – appena un giorno dopo una seduta di chemioterapia – riuscì a guidare i Millonarios di Bogotá al titolo nazionale in Colombia, un gesto di coraggio e dedizione che lo rese un esempio di forza e professionalità.
Il ritorno al Boca e l’eredità sportiva
Nell’estate del 2024, Russo era tornato sulla panchina del Boca Juniors per la sua terza esperienza alla guida degli Xeneizes, con l’obiettivo di rilanciare la squadra dopo una stagione difficile. Nonostante le recenti difficoltà fisiche, aveva continuato a seguire da vicino il progetto tecnico, mantenendo un rapporto costante con lo staff e i giocatori.
Il suo nome resta legato a un’idea di calcio basata su serietà, disciplina e passione. Allenatore rispettato da colleghi e tifosi, Russo rappresentava una figura di grande umanità nel panorama calcistico sudamericano.
Il cordoglio del mondo del calcio
In Argentina e in Sudamerica si moltiplicano i messaggi di cordoglio. Numerosi club, ex giocatori e allenatori hanno voluto ricordarlo come un professionista impeccabile e un uomo di valori. Tra i primi omaggi, quello del Boca Juniors, che ha annunciato il lutto societario e la sospensione temporanea di tutte le attività giovanili in segno di rispetto.
Anche la Federazione calcistica argentina (AFA) ha espresso il proprio dolore: “Russo è stato un esempio di coraggio e dedizione al calcio argentino. Il suo contributo resterà nella storia.”