Calcionews24
·20. September 2025
Marelli su Verona-Juve: «Per me il rigore non c’è e Orban andava espulso»

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·20. September 2025
La Juventus rallenta la sua corsa, fermandosi sull’1-1 al Bentegodi contro un ottimo Verona e interrompendo la striscia di tre vittorie consecutive. Oltre al risultato, a far discutere sono stati almeno due episodi arbitrali chiave, analizzati nel post-partita dall’ex arbitro Luca Marelli per Dazn.
Il primo caso riguarda il calcio di rigore che ha permesso al Verona di pareggiare. La decisione è arrivata dopo una On-Field Review per un tocco di braccio di Joao Mario. Marelli si è detto in totale disaccordo con la scelta dell’arbitro, spiegando nel dettaglio la sua visione.
«Il calcio di rigore per il Verona viene fischiato dopo on-field review per tocco di braccio di Joao Mario. Si capisce subito l’atteggiamento di Joao Mario rispetto al pallone: chiude gli occhi, non sa assolutamente dove si trova il pallone. Perché? Perché Nelsson, davanti a lui, salta, non tocca il pallone che spiove all’improvviso nei pressi di Joao Mario che sicuramente tocca il pallone ma non lo vede neanche».
L’analisi di Marelli prosegue, rafforzando il concetto di non punibilità del fallo: «Io non sono d’accordo con questa decisione perché a mio parere si tratta di un pallone inaspettato e il braccio non è punibile in questa situazione. Joao Mario non può sapere da dove sarebbe arrivato il pallone, perché davanti a lui c’è Nelsson. Il movimento dovrebbe contare, ma è un braccio che tende a rientrare verso la figura, verso l’interno. Questo a mio parere è un pallone totalmente inaspettato, per cui non punibile».
Altro episodio molto discusso è stato il contatto tra Orban e Gatti, sanzionato solo con un cartellino giallo. Anche in questo caso, il parere dell’esperto è netto.
«Da rosso? La discussione è aperta. Quello che abbiamo visto è la decisione del giallo e il VAR non interviene. Orban guarda solo Gatti, era sua intenzione colpirlo al volto o prendere posizione? La sensazione è che vada proprio a mirare il volto. Perché non è stato richiamato? Perché il colpo non è stato diretto al volto, ma ho toccato la spalla quindi rimane una decisione di campo. Ma rimangono tanti dubbi. A mio parere la decisione corretta doveva essere il cartellino rosso. Il giallo è uno sconto su quello che sarebbe potuto essere».