Massimo Mauro: «Del Piero aveva Vialli e Baggio, Yildiz è solo. Accuse ad Elkann? Soldi sempre messi, e se gli avessero detto di prendere Modric…» | OneFootball

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·29. Oktober 2025

Massimo Mauro: «Del Piero aveva Vialli e Baggio, Yildiz è solo. Accuse ad Elkann? Soldi sempre messi, e se gli avessero detto di prendere Modric…»

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Massimo Mauro: «Del Piero aveva Vialli e Baggio, Yildiz è solo. Accuse ad Elkann? Soldi sempre messi, e se gli avessero detto di prendere Modric…». Parla l’ex bianconero

Massimo Mauro conosce molto bene il mondo Juve e sa quanto pesi la maglia bianconera. Per questo, la sua analisi della crisi attuale, affidata a un’intervista con Tuttosport, va dritta al cuore del problema, superando la questione dell’allenatore (Tudor o Spalletti) e concentrandosi sulla materia prima: i giocatori.

L’ex centrocampista individua tra i tanti problemi proprio il livello medio della rosa. Secondo Mauro, la squadra manca di veri campioni, soprattutto se si considerano gli acquisti onerosi degli ultimi anni. La dirigenza ha investito, ma ha sbagliato i profili. «Non ci sono certezze assolute, sono stati spesi tanti soldi, ma manca quel tipo di giocatore», ha dichiarato Mauro, riferendosi a quella leadership tecnica e caratteriale che definisce le grandi squadre.


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Inevitabile, poi, una domanda sul talento più cristallino, Kenan Yildiz. Anche qui, Mauro frena gli entusiasmi e chiede pazienza, sottolineando la differenza tra avere i colpi e essere un campione fatto e finito: «Ha i colpi del grande campione, ma non lo è ancora. Deve crescere come uomo e calciatore, ma è logico».

Per spiegare il suo punto, Mauro usa il pesante paragone con Alessandro Del Piero, sottolineando come l’ex numero 10, alla stessa età del turco, fosse protetto da un contesto irripetibile: «condividesse lo spogliatoio con Vialli, Baggio, Ravanelli, Conte, Deschamps, Sousa e Ferrara, potendo venire poco caricato di responsabilità». Yildiz, al contrario, è già visto come il salvatore in una squadra di “non campioni”.

Infine, Mauro difende la proprietà, spiegando ai tifosi che commettono un errore a prendersela con John Elkann. Per l’opinionista, l’impegno economico non è mai mancato. «Non mi risulta abbia mai lesinato un euro in questi anni. Ha sempre messo a disposizione le risorse e non ha mai detto di no. Se qualcuno gli avesse detto: prendiamo Modric, non credo che avrebbe detto no. Ma nessuno glielo ha detto…». Il problema, conclude Mauro, non sta dunque al vertice della piramide, ma un gradino sotto: la colpa è di chi ha scelto i calciatori in questi anni, ovvero della dirigenza sportiva.

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