Calcio e Finanza
·1. November 2024
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Esattamente 45 anni fa, il 1° novembre 1979, Adriano Galliani incrociò la propria strada, imprenditoriale ma anche personale, con Silvio Berlusconi. Infatti, quel giorno l’ex proprietario di Milan e Monza invitò a cena, nella sua villa di Arcore, l’allora dirigente della Elettronica Industriale, mettendo le basi per un sodalizio vincente, sia nell’imprenditoria, ma soprattutto nello sport.
E questo anniversario cade proprio alla vigilia di Monza-Milan, la partita del cuore di Berlusconi e Galliani. «Resterà la persona che mi ha cambiato la vita, il mio maestro. Era buono e generoso», il ricordo dell’AD dei brianzoli.
Ora senza Berlusconi, la gestione del club biancorosso è nelle mani solide di Galliani, che con il supporto di Fininvest spera di centrare un’altra salvezza per rimanere in Serie A. Sono molte le indiscrezioni che riportano di una cessione del Monza, soprattutto dopo la scomparsa del Cavaliere nel giugno 2023. L’ultimo investitore menzionato, pronto per rilevare la società è la Gamco Investors di Mario Gabelli.
«Al momento non è arrivata alcuna offerta dopo la manifestazione d’interesse. C’è l’impegno di Fininvest che invece continua a sostenere il club», rivela Galliani. Ma il pensiero dell’AD è su questo campionato: «L’avvio è stato un po’ difficile, normale quando si cambia allenatore. Serve tempo per assimilare le novità. E in più abbiamo avuto tanti infortuni. Dovremo battagliare, ma credo che la nostra rosa sia migliore di diverse concorrenti dirette. Confido in Nesta e nella squadra. L’allenatore non è mai stato in pericolo, nessuno ha mai pensato di esonerarlo. Terza salvezza consecutiva? Sarebbe un capolavoro».
Sulla partita di domani: «Sarà una partita emozionante. Ho invitato PaoloScaroni, Giorgio Furlani e ZlatanIbrahimovic a cena allo stadio prima della partita per un risotto alla monzese». L’anno scorso si impose il Monza per 4-2 e Galliani rivela: «Non guardai il secondo tempo per l’emozione. Andai a casa di mia sorella: chiusi in cucina io e lei a bere un the caldo. Quest’anno ho portato via dallo stadio tutta la famiglia a Verona dopo il primo tempo (vittoria del Monza 3-0, ndr)».
A unire Monza e Milan c’è anche Daniel Maldini, rivoluto fortemente da Galliani quest’anno: «Tecnicamente e fisicamente ha tutto, deve avere solo un po’ più di cattiveria. L’ho voluto fortemente e lui ha voluto fortemente tornare a Monza. Eppure aveva due club del lato sinistro della classifica che lo hanno cercato. Il suo futuro? A Monza, nessuna società ci ha chiesto di lui. Il ritorno di Balotelli in Serie A e se ci avevo pensato per il Monza? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere».
Infine una ultima battuta su Berlusconi: «Se era milanista o interista? Milanista! Durante quella prima cena mi elencava le formazioni del Milan degli Anni Sessanta, parlammo del Gre-No-Li. Nel 1981, in occasione del Mundialito per Club disputato a Milano, fu lui a pagare l’ingaggio a Johan Cruijff per farlo giocare con i rossoneri. Nonostante non fosse ancora il proprietario. Quel Milan era di Felice Colombo che era stato con me nel CdA del Monza nel 1975. Con il figlio Nicola era il proprietario del Monza quando il 28 settembre 2018 Berlusconi lo comprò. Tutto torna».