Napoli, Alessandro Siani sul momento dei partenopei: «Conte vale tanto oro quanto pesa. E’ un maestro nello stimolare i calciatori. Sulle concorrenti e il mercato…». | OneFootball

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·18. November 2025

Napoli, Alessandro Siani sul momento dei partenopei: «Conte vale tanto oro quanto pesa. E’ un maestro nello stimolare i calciatori. Sulle concorrenti e il mercato…».

Artikelbild:Napoli, Alessandro Siani sul momento dei partenopei: «Conte vale tanto oro quanto pesa. E’ un maestro nello stimolare i calciatori. Sulle concorrenti e il mercato…».

Napoli, il comico Siani parla del momento in casa azzurra: «Conte vale tanto oro quanto pesa. E’ un maestro nello stimolare i calciatori»

Sono giorni delicati in casa Napoli, tra la pesantezza della situazione infortuni e le recenti esternazioni di Antonio Conte che hanno inquietato l’ambiente. Servirebbe un po’ di capacità di sdrammatizzare, come quella che è nelle corde di Alessandro Siani. L’attore ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

COME VEDE IL NAPOLI OGGI – «Con fiducia e preoccupazione. La fiducia starà nell’atteggiamento sempre orgoglioso che la squadra del Napoli mostrerà ogni volta che scenderà in campo; la preoccupazione deriva dalle tante sconfitte che ci stanno un pochino confondendo».DUE SCUDETTI IN TRE ANNI – «E per un anno intero, quello del quarto scudetto, con la dimostrazione di forza che i calciatori davanti agli avversari, e soprattutto a noi stessi, hanno saputo offrire. E, comunque, nei discorsi che si sentono in giro, ora va di moda quello sulla differenza tra giocare bene e perdere e giocar male e vincere: vi sembrerà una banalità, ma i tre punti fanno tutta la differenza e ti cambiano la giornata, non solo quella di campionato. E a me, come a chiunque altro, credo che alla fine interessi solo il risultato».DE LAURENTIIS E LE “TRE C”: CUORE, CAZZIMMA E CONTE – «Mi sembra giusto l’intervento, anche per sostenere le scelte dell’allenatore. Però io sulle tre C — immagino siano “cazzimma”, cuore e Conte — ho un dubbio. Secondo me, Aurelio voleva dire le tre V: vincere, vincere e vincere. Mi sembra lo slogan che tutti i tifosi amano e che finisce per mettere sempre d’accordo. Poi chi se lo ricorda il bel gioco…».CONTE – «Conte vale tanto oro quanto pesa. Ci ha abituato in questi suoi sedici mesi a un mix di grinta, di protezione, di passione che si spinge ben oltre l’immaginabile pensiero sportivo». «Conte è un talento vero, perché entra nella testa dei calciatori. E qui si parla quindi di umanità. Penso che pochi altri siano come lui, capaci di leggere in anticipo le situazioni, pure quelle che possono diventare allarmanti. E ciò che all’esterno appare esagerato, in realtà diventa visione lucida di chi deve esorcizzare il pericolo».LE SUE PAROLE PER SCUOTERE – «Ha intuito, anzi ha capito che c’era stanchezza, che bisognava intervenire e lo ha fatto a modo suo. Ha voluto scuotere l’ambiente, per spingerlo a caricare la squadra e a starle vicino. Napoli è città vulcanica, qua non pensate che ci sia solo o soprattutto zolfo o odio, noi abbondiamo in fosforo. Non dimentichiamo! E Conte è un maestro nello stimolare i calciatori. Lo scudetto dell’anno passato appartiene quasi al mondo dell’impossibile, l’abbiamo conquistato credendoci fino all’ultimo secondo della trentottesima di campionato. Un capolavoro da campioni d’Italia».LE CONCORRENTI – «Come dicono i giornalisti, le solite note. Mettetele voi nell’ordine, anzi ve le dico come la sento: Inter, Milan, Juventus e pure la Roma. Sono grandi avversarie che in molti casi hanno calciatori di qualità, non hanno paura del palcoscenico e ci sanno stare. Poi basta dare un’occhiata e si vede, stiamo tutte quante lì, domenica sera ci sarà il derby di Milano per dirne una. In un fine settimana si può passare da uno stato d’animo all’altro».GLI INFORTUNI – «Mi dispiace per De Bruyne, Anguissa, Lukaku, per quelli che hanno avuto problemi fisici in questi mesi in cui è sembrato che la sfortuna avesse preso di mira soltanto noi. E allora visto che i flessori e i bicipiti femorali si sono bruciati, il Napoli lascerà che in campo scenda il cuore, muscolo che copre ogni affanno e permette di tornare a respirare lassù, al primo posto, dove si sta meglio che al terzo».IL MERCATO – «Ci vuole calma. E poi tra poco arriva gennaio, con una campagna acquisti efficace riusciremo a fronteggiare l’emergenza. Il Napoli non si è risparmiato, ha acquistato attori di primissima fascia. Solo che qualcuno si è fatto male e pazienza: guarirà e tornerà più forte di prima. Noi aspettiamo De Bruyne, Lukaku, Anguissa e pure Meret, Gilmour e Spinazzola, ci mancherebbe». «Quando sarà sparita questa tensione, la gioia sarà doppia: godiamoci questo campionato vincendo e convincendo. Proprio come l’anno scorso. Noi siamo il Napoli e lo confermeremo».


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