Nuovo Stadio Cagliari, tutte le cifre del Piano Economico-Finanziario consegnato al Comune | OneFootball

Nuovo Stadio Cagliari, ecco tutte le cifre del Pef consegnato dal club sardo al Comune per quella che sarà la nuova casa dei rossoblù

Il percorso per la costruzione della nuova casa dei rossoblù segna una svolta decisiva. Il club guidato dal presidente Tommaso Giulini ha ufficialmente depositato presso gli uffici del Comune il Piano Economico Finanziario (PEF).

Non si tratta di una semplice formalità burocratica, ma del cuore pulsante dell’intero progetto: il documento che garantisce la sostenibilità dell’opera e la sua fattibilità nel lungo periodo.

Solidità finanziaria e il ruolo di UniCredit

L’intero impianto economico ha ricevuto il via libera da UniCredit, che ha asseverato il piano garantendo l’indipendenza e la coerenza dei numeri presentati. Secondo quanto comunicato dalla società sarda, l’istituto di credito ha certificato la congruità dei costi e l’affidabilità delle previsioni di ricavo. Fondamentale è stato anche il lavoro di coordinamento con la Sfis, la finanziaria della Regione Sardegna, per definire una struttura del debito solida e sostenibile.

Questo passaggio permette di guardare con ottimismo al futuro, garantendo che i costi non ricadano in modo imprevisto sulla collettività e assicurando ai tifosi della compagine isolana una struttura moderna. Il presidente Giulini ha sottolineato come l’obiettivo sia donare alla città un impianto identitario, capace di rappresentare l’orgoglio di un’intera terra.

I numeri del progetto: un impianto da 187 milioni

Il nuovo stadio, che sarà intitolato all’indimenticabile Gigi Riva — il “Rombo di Tuono” che trascinò i sardi allo storico scudetto del 1970 e tuttora miglior marcatore della Nazionale Italiana — sorgerà sulle ceneri del vecchio Sant’Elia. L’investimento complessivo ammonta a 187 milioni di euro. La copertura finanziaria è così ripartita:

La capienza prevista è di circa 25.000 spettatori, con la possibilità di estenderla a 30.000 per ospitare grandi eventi internazionali, rendendo la struttura idonea per la candidatura dell’Italia a Euro 2032. Ora la palla passa al Consiglio Comunale per il voto definitivo, ultimo step prima dell’indizione della gara d’appalto.

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