Juventusnews24
·8. November 2025
Paganini sulla Juventus: «Vi avevo avvisati dopo il mercato estivo! Mi avevate dato del prevenuto ma il problema di questa squadra è…»

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Il deludente pareggio a reti bianche nel derby della Mole (0-0 contro il Torino) ha lasciato l’amaro in bocca all’ambiente bianconero, riaccendendo il dibattito sui reali limiti tecnici della rosa a disposizione di Luciano Spalletti. Tra le analisi più lucide del post-partita spicca quella del giornalista Paolo Paganini, che affida al suo profilo X una riflessione critica sulla costruzione della squadra.
L’analisi di Paganini parte da un presupposto positivo, riconoscendo l’impatto immediato del nuovo tecnico, capace di cambiare l’atteggiamento e l’organizzazione tattica in poche settimane: «Spalletti ha già dato una sua impronta alla squadra».
Tuttavia, secondo il giornalista, il lavoro dell’allenatore non può bastare a mascherare problemi strutturali evidenti, ereditati dal passato e non risolti. Il punto dolente è chiaro: «ma le lacune tecniche restano».
Paganini individua senza mezzi termini il reparto nevralgico del gioco come il vero tallone d’Achille della Juventus: «in particolare a centrocampo». Anche contro il Torino, secondo la sua lettura, è emersa una palese difficoltà nella costruzione, nell’ultimo passaggio e nella gestione del ritmo.
Il problema non è numerico o di impegno, ma puramente qualitativo: «Manca qualità».
Paganini rivendica con forza questa sua tesi, sottolineando come non si tratti di una scoperta figlia del derby deludente, ma di un allarme lanciato già mesi fa, in tempi non sospetti, quando la finestra di mercato si era appena conclusa. «Lo dissi in tv a fine mercato estivo», ricorda il giornalista.
All’epoca, però, la sua critica alla campagna acquisti non fu ben accolta da una parte del pubblico. Anzi, fu interpretata come un attacco preconcetto alla nuova dirigenza guidata da Damien Comolli: «ma furono in molti a scrivermi che ero prevenuto nei confronti di Comolli».
Il pareggio di ieri, spento e senza guizzi, secondo Paganini non fa altro che confermare quei dubbi estivi: Spalletti può fare molto per migliorare l’organizzazione e la mentalità, ma non può inventarsi la qualità che, a centrocampo, continua palesemente a mancare.









































