Panchina Juve, Paganini svela a sorpresa: «Comolli voleva un allenatore straniero ma dall’alto gli hanno detto che…» | OneFootball

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·28. Oktober 2025

Panchina Juve, Paganini svela a sorpresa: «Comolli voleva un allenatore straniero ma dall’alto gli hanno detto che…»

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Panchina Juve, Paganini svela a sorpresa un retroscena sul nuovo allenatore della Juve: tutte le dichiarazioni

Il casting per la panchina della Juventus è entrato nella sua fase più calda, ma la scelta finale non sarà solo farina del sacco del direttore generale. Dopo l’esonero di Igor Tudor, la dirigenza è in una corsa contro il tempo per trovare la nuova guida tecnica. Mentre la squadra è stata affidata al traghettatore Massimo Brambilla per la sfida contro l’Udinese, la lista dei candidati si è ristretta a due nomi italiani: Luciano Spalletti (in pole) e Raffaele Palladino.

Ma perché questa virata improvvisa su profili nostrani, dopo che la nomina del francese Damien Comolli sembrava suggerire un’apertura a profili internazionali? A svelare un retroscena sulla strategia bianconera è il giornalista Paolo Paganini, che ai microfoni di TMW Radio ha spiegato come la scelta “italiana” sia stata, di fatto, imposta dall’alto.


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LE PAROLE DI PAGANINI«Comolli mi hanno detto che stava cercando un allenatore straniero, poi però dall’alto gli hanno detto di buttarsi sugli italiani».

Panchina Juve, la scelta “dall’alto”: Elkann ferma Comolli e impone la linea italiana

L’indiscrezione lanciata da Paganini è di quelle che ridisegnano l’intero scenario. Damien Comolli, al suo primo, vero banco di prova, stava sondando il mercato estero per trovare il successore di Tudor. Una scelta in linea con la sua filosofia e il suo background internazionale, che avrebbe potuto portare a profili come Laurent Blanc (offerto nelle ultime ore) o altri tecnici di caratura europea.

A un certo punto, però, sarebbe arrivato l’intervento “dall’alto” – un chiaro riferimento alla proprietà, ovvero a John Elkann – che avrebbe bloccato le ricerche estere, dando un’indicazione perentoria: “buttarsi sugli italiani”.

Questa direttiva della proprietà spiega perfettamente perché, nel giro di 24 ore, il casting si sia ristretto esclusivamente a profili nostrani. L’opzione Roberto Mancini, inizialmente defilata, resta sullo sfondo, ma il duello è ora serrato tra Luciano Spalletti e Raffaele Palladino.

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