Panucci spietato sulla Juve: «A Bologna è stata squadra per la prima volta, ma c’è un problema grave che va risolto al più presto» | OneFootball

Panucci promuove lo spirito della Juventus visto al Dall’Ara e il rientro del brasiliano, ma lancia l’allarme rosso per un attacco senza gol

La vittoria di misura strappata dalla Juventus al Dall’Ara ha portato in dote tre punti pesantissimi per la classifica e il morale, ma non ha cancellato del tutto le ombre che continuano ad aleggiare sulla fase offensiva bianconera. A raffreddare i facili entusiasmi ci ha pensato Christian Panucci, intervenuto negli studi di Mediaset per analizzare a freddo la prestazione della squadra guidata da Luciano Spalletti. L’ex difensore della Nazionale, voce sempre critica e diretta, ha voluto dividere la sua disamina tecnica in due tronconi netti: da una parte la crescita dello spirito collettivo, dall’altra l’allarme rosso per un attacco che fatica terribilmente a pungere.

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Il primo verdetto è incoraggiante: per la prima volta in questa travagliata stagione, secondo l’opinionista, si è vista in campo una “squadra” vera, un gruppo compatto capace di soffrire e aiutarsi reciprocamente nelle difficoltà. Un passo avanti mentale non indifferente. Tuttavia, il problema strutturale emerge prepotentemente quando l’azione si sposta nella zona decisiva del campo, quella dove si vincono i trofei.

PANUCCI – «Molto bene, è stata squadra per la prima volta, però il problema è che quando la palla arriva negli ultimi 20 metri, non ha un attaccante. Openda ha fatto qualcosa in più ma davanti è notte fonda e non hai quello che te la mette dentro».

Parole dure come pietre, che utilizzano la metafora della “notte fonda” per descrivere la sterilità delle punte. Panucci sottolinea onestamente anche come il risultato sia stato in parte agevolato da un Bologna apparso visibilmente stanco dopo le fatiche europee. Se l’attacco piange, la difesa torna finalmente a sorridere grazie a un rientro cruciale. L’analisi si chiude infatti con l’elogio incondizionato a Gleison Bremer, la cui sola presenza cambia volto al reparto arretrato.

PANUCCI – «Bremer? E’ un giocatore che dà sicurezza al reparto, fondamentale per la difesa e il portiere».