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·3. November 2025

Parma-Bologna 1-3: il Tosco l’ha vista così…

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Al Tardini ci sono state tante partite in una sola: quella dal 1′ al 35′, minuto in cui il Parma è rimasto in dieci uomini, dentro la quale il Bologna ha preso in mano la situazione via via che passavano i minuti nonostante la disattenzione iniziale sul gol di Bernabé; quella dal 35′ fino all’acquazzone, in cui i rossoblù hanno fatto girare bene il pallone per sfruttare la superiorità numerica; quella in cui la quantità d’acqua che si è riversata sul campo ha complicato il piano gara; infine quella successiva al meritato vantaggio, quando i ragazzi di Italiano hanno dovuto ‘resistere’ ai calci lunghi avversari sulla linea difensiva per poi ripartire su un terreno ancora complicato cercando il gol della sicurezza, arrivato solo al 92′.


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In ogni caso i rossoblù hanno dimostrato di sapersi adattare a tutte queste situazioni, alcune delle quali poco usuali in una sola partita, dimostrando grande convinzione nei propri mezzi.

Come prefigurato, il Parma è una squadra che lascia il palleggio agli avversari (Cuesta è un allenatore giovanissimo ma ad oggi non ha fatto vedere niente di nuovo, anzi: la rosa ducale ha un potenziale migliore rispetto a questa proposta calcistica) e prova a ripartire ma senza la solidità difensiva che gli aveva dato Chivu. Pertanto ieri il Bologna non ha faticato ad assumere le redini del match e costringere gli avversari nella loro trequarti.

Poi, con così tanti uomini negli ultimi trenta metri, non trovi sempre portieri che fanno i bigatti e la vittoria, seppur sofferta per le complicazioni di cui sopra, è arrivata meritatamente.

Sono particolarmente contento per aver visto un paio di giocatori poco utilizzati fino ad oggi, Pobega e Rowe, dentro ai meccanismi del gioco di Italiano. E se per il centrocampista era solo questione di rivederlo ai livelli che ormai conosciamo, per il giovane inglese possiamo affermare che pian piano sembra comprendere meglio quanto richiesto dal calcio di Serie A: il recupero difensivo nei primi minuti su una sporadica sortita di Delprato, che poteva trovarlo impreparato, ha dato la misura dell’intrapresa capacità di lettura delle situazioni difensive indispensabili per giocare a questi livelli.

Con tali presupposti in testa diventerà più facile per Rowe trovare più spazio nelle rotazioni, così da regalare al Bologna un altro esterno d’attacco con peculiarità diverse sia da Cambiaghi che da Dominguez.

Per concludere, un’annotazione sull’infortunio occorso a Freuler, al quale naturalmente vanno gli auguri di pronta guarigione: sarà la prova riguardo a quanto sostengo da tempo, e cioè che Ferguson giocando al suo fianco da un po’ di mesi non è solo il giusto compagno di reparto ma anche un valido sostituto. Naturalmente spero di averci visto lungo: in caso contrario ci sono comunque alternative di sicuro valore, seppur con caratteristiche differenti dallo svizzero, e vedremo se qualcuna sarà in grado di non far rimpiangere il buon Remo.

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