🇮🇹 Playoff o Mondiale SUBITO? Così l'Italia si qualifica: cosa SERVE 👀 | OneFootball

180 minuti decisivi. Un dentro o fuori, almeno per quanto riguarda la qualificazione diretta.

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L’Italia di Gattuso si prepara ad affrontare prima la Moldavia a Chisinau e poi la Norvegia a San Siro in un doppio impegno che segnerà la fine del percorso di qualificazione UEFA verso i Mondiali in programma il prossimo anno in Messico, Canada e Stati Uniti.

La vittoria a Udine contro Israele nella pausa di ottobre ha garantito la certezza matematica dei playoff a marzo, anche se gli Azzurri sperano in un clamoroso colpo di scena nelle ultime due giornate e un sorpasso al fotofinish su Haaland e compagni.

🔥 Italia, altro playoff?

Se dovesse qualificarsi per i playoff, per l’Italia si tratterebbe della terzo spareggio di fila. E i precedenti non rievocano certamente ricordi positivi…

Nel 2017 l’Italia di Ventura fu eliminata dalla Svezia e non partecipò al Mondiale in Russia mentre nel 2022 la sconfitta contro la Macedonia del Nord condannò gli Azzurri a non partecipare alla competizione iridata in Qatar.

🔍 Calcoli e scenari: cosa serve per il 1° posto?

Per centrare il primo posto e la qualificazione diretta, l’Italia ha bisogno di una combinazione di risultati ben precisa.

Gli Azzurri di Gattuso dovrebbero battere Moldavia e Norvegia, conquistando 6 punti, mentre la nazionale scandinava dovrebbe al massimo pareggiare contro l’Estonia, nella sfida in programma oggi alle 18:00.

🏆 Come funzionano i playoff?

Se così non dovessero essere, la qualificazione dell’Italia di Gattuso ai Mondiali in USA, Messico e Canada passerà per i playoff. Il 20 novembre a Zurigo si terrà il sorteggio che stabilirà gli accoppiamenti. 

L’Italia sarà testa di serie e disputerà in casa la semifinale del 26 marzo, con avversarie possibili come Svezia, Galles, Macedonia del Nord, Romania, Irlanda del Nord, Moldavia o San Marino.

In caso di vittoria, la finale è prevista per il 31 marzo, in campo neutro, contro la vincente di un’altra semifinale.

📸 STEFANO RELLANDINI - AFP or licensors