Ravezzani su Paratici: «Considerato un fenomeno ma ha fatto male alla Juve, al Tottenham, ed è stato condannato» | OneFootball

Ravezzani: «Paratici considerato un fenomeno ma ha fatto male alla Juve, al Tottenham, ed è stato condannato per le plusvalenze fittizie». Il commento del giornalista

La notizia del nuovo corso societario della Fiorentina ha scosso profondamente gli ambienti del giornalismo sportivo, sollevando anche dubbi e perplessità. Al centro delle critiche c’è la scelta della società viola di affidare la direzione sportiva a Fabio Paratici, una mossa che ha spinto Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, a esprimere apertamente tutto il proprio scetticismo attraverso i social media.

Il giornalista non ha usato giri di parole per manifestare il suo dissenso, mettendo in discussione non solo l’opportunità tecnica dell’ingaggio, ma anche la reputazione professionale del dirigente, segnata dalle recenti vicende giudiziarie e da esperienze estere ritenute non all’altezza delle aspettative. Ravezzani ha affidato a un post su X la sua riflessione, stigmatizzando l’entusiasmo con cui l’ex dirigente bianconero è stato accolto nel capoluogo toscano.

Il suo commento è stato tranchant: «I misteri del calcio. Paratici ha fatto male alla Juve, male nel Tottenham, è stato condannato per plusvalenze fittizie e a Firenze lo considerano un fenomeno degno di un quinquennale. Boh».

Secondo Ravezzani, il curriculum recente di Paratici — pesantemente condizionato dall’inchiesta Prisma e dalle sanzioni sportive che ne sono derivate — non giustificherebbe affatto la fiducia incondizionata riposta in lui dalla proprietà Commisso, specialmente a fronte di un contratto a lungo termine così impegnativo. Le critiche si focalizzano sul paradosso di un sistema calcio che, nonostante i fallimenti sportivi e i problemi legali, continua a offrire posizioni di vertice a figure controverse. Il post ha immediatamente generato un acceso dibattito tra i tifosi viola e gli addetti ai lavori, riaccendendo i riflettori sulla gestione delle cariche dirigenziali nei club di Serie A.

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