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·15. Dezember 2025

Real, Perez: «Preoccupati dagli arbitraggi in Spagna: il caso Negreira è il problema più grave oggi»

Artikelbild:Real, Perez: «Preoccupati dagli arbitraggi in Spagna: il caso Negreira è il problema più grave oggi»

Un discorso a tutto campo, tra orgoglio per i risultati sportivi e aziendali e una durissima presa di posizione sul tema dell’arbitraggio in Spagna. È quello pronunciato dal presidente del Real Madrid Florentino Perez davanti ai giornalisti in occasione della festa di Natale 2025 del club, un intervento che ha ribadito la centralità dei valori madridisti ma anche le profonde preoccupazioni per lo stato del calcio spagnolo.

«Il Natale è un periodo che invita alla riflessione e ad affrontare il futuro con entusiasmo e con la voglia di continuare a migliorare. Questo club ha costruito la sua storia e la sua leggenda con un livello di autoesigenza che gli consente di continuare a guidare tutte le classifiche dell’industria sportiva», ha esordito il presidente, ricordando come «siamo il club con i maggiori ricavi al mondo, secondo Deloitte, e il più prezioso al mondo per la prestigiosa pubblicazione Forbes».


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Un successo che, secondo il numero uno blanco, affonda le radici nell’unità dell’ambiente: «L’unità del madridismo ci ha permesso di vivere, negli ultimi 15 anni, una delle fasi più vincenti di tutta la nostra storia». Un periodo che ha portato in bacheca «58 titoli: 30 nel calcio e 28 nel basket, tra cui 6 Coppe dei Campioni di calcio e 3 Coppe dei Campioni di basket».

Accanto all’orgoglio, però, c’è spazio anche per l’inquietudine. «Il Natale è anche un momento per riflettere sulle cose che ci preoccupano. E nel nostro caso vi dico con fermezza che la maggiore preoccupazione del Real Madrid è la situazione dell’arbitraggio in Spagna», ha dichiarato, parlando di «un problema che ha oltrepassato i nostri confini e che danneggia la credibilità e la reputazione della nostra competizione».

Il riferimento è esplicito al caso Negreira: «La situazione è gravissima dopo quanto accaduto per quasi due decenni. Prima di tutto, è indiscutibile e doveroso che si faccia giustizia. E vi ricordo che il Real Madrid è l’unico club che sta lottando per questo». Una battaglia che, secondo il presidente, il club sta conducendo in solitudine: «È del tutto incomprensibile che le istituzioni del calcio abbiano lasciato solo il Real Madrid in questa battaglia. Com’è possibile che nel procedimento penale siamo gli unici a lottare affinché si faccia giustizia?».

Duro anche il giudizio sulle richieste di “voltare pagina”: «Com’è possibile che il presidente degli arbitri ci chieda di dimenticare e voltare pagina? Ma come possiamo dimenticare il più grande scandalo della storia del calcio mondiale? Non lo faremo mai». E l’attacco si allarga a Federazione LaLiga: «Hanno il dovere di tutelare l’integrità della competizione per non apparire complici di un caso così grave».

Secondo il presidente del Real Madrid, «il caso Negreira è il problema più grave che il calcio abbia oggi, anche a livello internazionale», ricordando come «sappiamo che sono stati pagati oltre 8 milioni di euro per relazioni tecniche sugli arbitri, le più care al mondo», mai arrivate agli allenatori destinatari. «Chi può credere che siano stati pagati milioni di euro per relazioni tecniche che, a quanto pare, dovevano essere inutili?», ha incalzato.

Le conseguenze, a suo avviso, sono ancora sotto gli occhi di tutti: «Oggi continuiamo a vivere le conseguenze di un caso che macchia l’immagine del nostro sport e che mette in evidenza la necessità di un cambiamento radicale delle strutture dell’arbitraggio spagnolo». E porta esempi concreti: «Ieri siamo stati arbitrati al VAR da un arbitro che ci aveva minacciato di prendere provvedimenti contro il nostro club il giorno prima di una finale di Coppa. Vi immaginate una situazione del genere in qualsiasi altro Paese?».

Il presidente si dice convinto che «non siamo l’unico club danneggiato da questo caso» e arriva a ipotizzare che «qualche club sia addirittura retrocesso, vittima del caso Negreira». Per questo, ribadisce, «è in gioco l’integrità e la decenza del nostro sport» e «solo facendo giustizia potremo rigenerare il calcio spagnolo».

Nonostante il tono molto duro, il discorso si chiude con uno sguardo fiducioso al futuro. «Al di là di questo caso così triste per tutti, siamo molto entusiasti del futuro del nostro club», ha concluso il presidente, citando la fase finale dei lavori del Santiago Bernabéu e l’eco internazionale della partita di NFL ospitata nello stadio: «Il Bernabéu è ormai uno dei grandi simboli d’avanguardia dello sport e una delle principali attrazioni turistiche di Madrid. Siamo orgogliosi di poter contribuire, con il nostro stadio, al prestigio della nostra città e del nostro Paese».

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