Calcio e Finanza
·12. August 2025
Serie C, la stagione 2025/26 parte nel caos: tre società già in crisi

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·12. August 2025
La scorsa primavera si sperava di non rivivere situazioni simili ai casi Taranto e Turris, le cui esclusioni avevano stravolto la classifica del girone C. Oggi, però, le preoccupazioni sono altrettanto forti, se non maggiori. Il 22 agosto la Serie C prenderà il via con tre nodi irrisolti: Triestina (girone A), Rimini e Ternana (girone B). Si tratta di club formalmente in regola con l’iscrizione — completata soprattutto per salvaguardare il patrimonio — ma senza la liquidità necessaria per affrontare l’intera stagione. In realtà, faticano persino a partire.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Rimini e Ternana, accomunate dalla partecipazione al preliminare di Coppa Italia (entrambe eliminate, rispettivamente da Pescara e Virtus Entella), hanno dato l’impressione di avere la testa lontana dal campo, nonostante l’impegno dei giocatori.
Sul fronte degli umbri, colpisce il crollo di una squadra che solo a giugno aveva sfiorato la salvezza in Serie B, perdendo ai rigori nella finale di Pescara. Dopo quella serata, i fratelli D’Alessandro hanno annunciato il disimpegno e sono iniziate le ricerche di un acquirente. Fino a pochi giorni fa, l’unico a fornire aggiornamenti era stato il sindaco Bandecchi, ex presidente del club. Una prima trattativa è naufragata e, per il resto, sono circolate solo voci su investitori stranieri mai concretizzatesi.
Intanto, incombono 2 punti di penalizzazione per il mancato rispetto delle scadenze di agosto. Il ds Mammarella sta lavorando per ridurre il monte ingaggi della squadra di Liverani, nella speranza di rendere il club più appetibile. Un elemento chiave per attirare investitori è l’accordo firmato con il Comune: la società Stadium (52% Ternana e 48% ai fratelli D’Alessandro) avrà la concessione per 44 anni del nuovo stadio Liberati, parte di un progetto che prevede anche la costruzione di una clinica.
Nemmeno la vincitrice della Coppa Italia di Serie C vive momenti sereni. L’estate del Rimini è stata una delle più difficili della sua lunga storia, segnata dal passaggio di proprietà da Stefania Di Salvo alla lombarda Building Company Srl (interessata in passato anche al Foggia). I dubbi sulla solidità finanziaria della nuova proprietà hanno alimentato contestazioni in città.
La titolare Giusy Anna Scarcella aveva minacciato di farsi da parte, ma alla fine ha proseguito, nominando ieri sera un nuovo presidente. Nel frattempo, la squadra che a Pescara ha perso con dignità è rimasta senza direttore sportivo — Luca Nember si è dimesso, denunciando un’aggressione da parte di persone vicine alla tifoseria — e non conosce ancora il destino del tecnico Piero Braglia, che continua ad allenare ma non è andato in panchina nell’unico match ufficiale disputato.
La Triestina ha iniziato il ritiro solo il 5 agosto, guidata da Geppino Marino, ex tecnico della Primavera e già traghettatore l’anno scorso. La situazione è la più grave tra le tre in termini di penalizzazioni: ai sette punti già comminati potrebbero aggiungersene altri sei per il mancato rispetto di diverse scadenze.
La proprietà americana di Ben Rosenzweig sembra aver provveduto ai pagamenti richiesti entro il 1° agosto, ma con un percorso gestionale complicato e incerto. Nel frattempo si susseguono indiscrezioni su una possibile vendita del club, puntualmente seguite da smentite parziali. Le nubi, invece, si addensano sempre di più.
Live
Live