Spalletti Juventus, il tecnico ha davvero imposto regole al suo gruppo? L’allenatore bianconero risponde così in conferenza stampa | OneFootball

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·3. November 2025

Spalletti Juventus, il tecnico ha davvero imposto regole al suo gruppo? L’allenatore bianconero risponde così in conferenza stampa

Artikelbild:Spalletti Juventus, il tecnico ha davvero imposto regole al suo gruppo? L’allenatore bianconero risponde così in conferenza stampa

Spalletti Juventus, il tecnico bianconero detta la linea: niente imposizioni, ma logica e lavoro per far crescere il gruppo. Le sue parole

Nessuna imposizione calata dall’alto, nessun “sergente di ferro”. Luciano Spalletti inizia la sua avventura alla Juventus con un approccio basato sulla fiducia, sul dialogo e, soprattutto, sul buon senso. Nella conferenza stampa di vigilia della sfida di Champions League contro lo Sporting Lisbona, il nuovo tecnico bianconero ha risposto a una domanda diretta sulla possibilità di imporre nuove e rigide regole, svelando la sua filosofia di gestione dello spogliatoio.

Spalletti: il buon senso prima delle regole

Il tecnico ha esordito con un’ammissione onesta, ricordando le sue esperienze passate e come un eccesso di regole possa rivelarsi controproducente. Ha poi elogiato la professionalità trovata alla Continassa, sottolineando come un club come la Juve abbia già un’impostazione definita.


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HA IMPOSTO REGOLE? – «Loro sono ordinatissimi, si impegnano e vengono a lavorare. Io in un primo momento quando ho cominciato facevo delle regole e loro scoprivano l’inganno. Sono state anche preso in giro per regole fatte…La regola migliore è il buon senso, si ha una logica ai comportamenti. Non lo dico io, lo dicono loro da soli. La Juve le regole le ha sempre avute.»

Le parole di Spalletti sono chiare: non serve un “gendarme”, perché i giocatori sono i primi a essere «ordinatissimi» e a impegnarsi. La sua filosofia si basa sulla «logica ai comportamenti» piuttosto che su un elenco di divieti.

Spalletti: il patto è usare bene il tempo

Il suo metodo, dunque, non sarà impositivo, ma collaborativo. L’obiettivo è conoscersi, condividere idee e, soprattutto, non sprecare nemmeno un minuto. Il tecnico ha sottolineato l’importanza di usare bene il tempo a disposizione per crescere insieme, evitando di “rotolarsi” nelle difficoltà.

IL METODO DI LAVORO – «Si va lì, si cerca di conoscersi meglio, si danno indicazioni e poi magari aspettarsi e trovare piacere se vengono condivise. Anche a me loro hanno insegnato tante cose, come stare in campo a livello di squadra. L’essenziale è lavorare, dire, usare bene il tempo che è fondamentale. Se ci rotoliamo dietro le giornate diventa difficile, se si dicono cose costruttive a casa qualcosa portiamo».

È questo il patto che Spalletti propone alla sua nuova squadra: un’immersione totale nel lavoro («l’essenziale è lavorare, dire, usare bene il tempo») per uscire dalla crisi. Non servono regole ferree, ma la volontà comune di non sprecare giorni e di portare “a casa” un miglioramento dopo ogni singolo allenamento. Un approccio da “costruttore”, che mette la palla e il lavoro al centro di tutto.

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