Juventusnews24
·6. Oktober 2025
Tudor ancora in cerca della quadra tattica: segnali precisi dalla gara col Milan. E c’è un importante quesito da risolvere. Il tecnico si interroga

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C’è un’immagine che, più di ogni altra, riassume il momento della Juve: gli ultimi 30 secondi della sfida contro il Milan. Un lungo e sterile possesso palla a centrocampo, senza alcun tentativo di affondare il colpo, in attesa solo del fischio finale. Un’analisi del portale Calciomercato.com parte proprio da questa scena per descrivere una squadra che sembra aver smarrito la sua identità, arrivando a un palese tradimento del motto “fino alla fine” che ne ha scritto la storia.
Questo atteggiamento è un segnale estremamente negativo. La Juve non ha solo pareggiato, ha sostanzialmente accettato un punto che sa quasi di vittoria, considerando il rigore fallito dall’attaccante rossonero Christian Pulisic. L’impressione, secondo l’editoriale, è quella di una squadra “regredita” rispetto alle prime uscite stagionali, incapace di imporre il proprio gioco e di mostrare la fame necessaria per vincere i big match. Una realtà che costringe anche il tecnico Igor Tudor a un bagno di realismo.
L’allenatore croato, infatti, sta cercando conferme per il suo credo tattico. Il tentativo di schierare un tridente pesante, con il canadese Jonathan David supportato dal belga Lois Openda e dal serbo Dusan Vlahovic, si è rivelato un fallimento. Questa bocciatura di fatto rafforza l’idea di Tudor che la squadra renda meglio con una sola punta di riferimento. Scelte come la panchina per l’esterno kosovaro Edon Zhegrova, ritenuto non funzionale, rientrano in questa logica: l’allenatore sta cercando una quadratura, ma la strada è in salita.
Il lavoro da fare, infatti, è ancora molto lungo. La prestazione contro il Milan ha mostrato una squadra terribilmente inconcludente in fase offensiva: un solo tiro nello specchio da parte degli attaccanti in 90 minuti e l’unica, vera occasione da gol creata da un difensore, Federico Gatti. Con questi numeri, è difficile ambire a qualcosa di più di un posto in Champions League, soprattutto con l’ascesa di rivali agguerrite come la Roma.
A preoccupare più di tutto, però, è la situazione di Jonathan David. L’immagine della sua scivolata al momento del tiro è l’emblema di un momento nerissimo. L’analisi sottolinea come il rischio di una “caduta psicologica” per l’attaccante sia concreto. Un ragazzo che doveva essere il faro del nuovo progetto si sta, partita dopo partita, auto-emarginando. Un problema tecnico e mentale che Tudor dovrà risolvere in fretta, prima che diventi un caso irrecuperabile.