Calcio e Finanza
·2 June 2025
Atalanta, fatturato record nel 2024/25: nerazzurri verso il decimo bilancio consecutivo in utile

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·2 June 2025
I ricavi da Champions League League e dalle plusvalenze spingono il fatturato dell’Atalanta, che va verso il decimo bilancio consecutivo chiuso in utile. Il club bergamasco nei primi nove mesi della stagione 2024/25 ha infatti già registrato entrate superiori ai propri precedenti primati, con ricavi che sfiorano i 300 milioni.
Secondo i documenti consultati da Calcio e Finanza, il fatturato della società nerazzurra nei primi sei mesi è stato pari a 270,1 milioni di euro (contro i 167,4 milioni di euro relativi al periodo chiuso al 31 marzo 2024), mentre i costi sono aumentati raggiungendo quota 187,1 milioni (158,3 milioni nei primi nove mesi della stagione 2023/24). Il club bergamasco ha chiuso i primi nove mesi della stagione 2024/25 con un utile pari a 56,5 milioni di euro, rispetto ai 4,9 milioni di euro dei primi nove mesi della stagione 2023/24.
Il club bergamasco va così verso il suo decimo bilancio consecutivo chiuso in utile, considerando il corposo risultato positivo nei primi nove mesi della stagione. E non solo, perché i ricavi vanno verso quota 300 milioni, ma già ora hanno raggiunto una quota record: mai infatti prima d’ora l’Atalanta aveva raggiunto i 270 milioni di fatturato.
Nel dettaglio, infatti, il precedente primato nei ricavi era stato fatto segnare dall’Atalanta nel bilancio 2021, quando il club bergamasco aveva toccato quota 242,7 milioni di euro di ricavi. Un primato solo sfiorato nella stagione 2023/24, quando il fatturato del club aveva toccato quota 242,1 milioni di euro.
In particolare, nel corso del 2024/25 a spingere le entrate sono i ricavi da plusvalenze (al 31 marzo 2025 pari a 85,9 milioni, di cui 44,5 milioni legati alla cessione di Koopmeiners alla Juventus, 13,1 milioni per Okoli al Leicester, 10,3 per Miranchuk all’Atlanta e 10 milioni per Cambiaghi al Bologna), oltre ai ricavi della Champions League (pari a 67 milioni di euro).
Una crescita del fatturato che permette comunque di coprire ampiamente le spese, seppur in crescita. In particolare, il costo del personale nei primi nove mesi della stagione ha raggiunto quota 88,5 milioni di euro (rispetto agli 80,9 al 31 marzo 2024), di cui 62,1 milioni legati ai compensi ai calciatori (59 milioni al 31 marzo 2024). In aumento anche gli ammortamenti, passati da 37,2 a 50,7 milioni al 31 marzo 2025.
Il patrimonio netto al 31 marzo 2025 era pari a 267,2 milioni di euro, con liquidità per 58,2 milioni e un indebitamento finanziario netto pari a -2,4 milioni considerando debiti finanziari per 60,6 milioni, con un debito lordo pari a 281,1 milioni di euro (226,5 milioni al 31 marzo 2024) a fronte tuttavia di crediti solo dalle società calcistiche per il calciomercato pari a 190,6 milioni.