PianetaBari
·23 November 2025
Bari, che disastro la difesa. Ma 7 giorni fa si diceva: “Ora c’è solidità difensiva”

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·23 November 2025

Dopo 12 giornate di campionato, il Bari continua nella sua crisi di risultati. Come afferma giustamente Caserta, la formazione biancorossa è fin troppo altalenante, tutto ciò che non dovrebbe essere una squadra vera: nessun barlume di una identità tattica, gioco quasi assente, idee che latitano. La fotografia perfetta è la difesa del Bari, che oramai balla ogni gara e probabilmente ad un terzo del campionato appare inadatta alla Serie B.

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Al di là delle tante scelte enigmatiche di Caserta di queste giornate, la fase difensiva si sta rivelando un vero e proprio disastro. Dalle caterve di gol delle prime giornate, si era trovato un palliativo passando a 3, sconfessando di fatto tutto il progetto tecnico, seppur la squadra abbia sempre concesso numerose occasioni agli avversari. Solo le parate di Cerofolini hanno più volte permesso di salvare il risultato e portare punti preziosi in saccoccia, salvando la panchina di Caserta. Quelli che ad esempio sono arrivati nelle fortunose vittorie contro Mantova e Cesena, dove c’è stata l’illusione del doppio clean sheet consecutivo.
Proprio quelle gare hanno probabilmente alterato la percezione di una squadra che faticava, soffriva gli episodi dentro i novanta minuti, ed era tutt’altro che solida, come ha affermato 7 giorni fa Dickmann davanti ai microfoni dei giornalisti. Una gaffe che probabilmente non ci si aspetta da un difensore di tale caratura e con numerose presenze in Serie B, che avrebbe dovuto essere maggiormente consapevole che in realtà che i problemi c’erano, ci sono e ci saranno, visto che la scelta societaria è quella di una fiducia incondizionata al timoniere.
Per il resto continua a regnare la confusione. Ieri Antonucci messo in marcatura su Ghedjemis, a parole dello stesso Caserta il miglior esterno destro del torneo, un Pucino relegato in panchina dopo prove più che degne in campo, il ritorno di Vicari con Meroni spostato in un ruolo diverso rispetto al solito. Scelte che di fatto hanno depotenziato una squadra già di per sé fragile. Se poi ci si mette un Nikolaou ancora una volta non esente da colpe sul gol del vantaggio ciociaro, riserve ancora acerbe (ma qualcuno diceva che Kassama fosse molto più forte di Obaretin), il risultato allora non può che essere un’altra stagione mediocre.









































