Bastoni Inter, il difensore centrale nerazzurro è una pedina fondamentale per Gattuso: le ultime sugli Azzurri | OneFootball

Bastoni Inter, il difensore nerazzurro tra apprezzamenti e dubbi: il Corriere della Sera analizza la situazione della nazionale di Gattuso

Il difensore dell’Inter, Alessandro Bastoni, continua a essere uno dei punti di forza della squadra di Cristian Chivu, ma fuori dai confini nerazzurri non tutti condividono la stessa opinione sul suo valore assoluto. In vista della sfida tra Italia ed Estonia, il Corriere della Sera ha dedicato un passaggio al ruolo di centrale difensivo, inserendo Bastoni in un contesto più ampio:

«La formazione potrebbe essere questa: un’occhiata sommaria per leggerla. Ma guarda: ci sono Zaccagni e Politano sulle fasce, c’è Barella in mezzo. Bagliori sinaptici di consapevole amarezza. Siamo messi così. Il materiale umano è lo stesso che aveva a disposizione Luciano Spalletti. Molti calciatori di livello modesto, pochi quelli buoni, Gigio Donnarumma resta l’unico fuoriclasse accertato».

Non manca poi una riflessione sul valore percepito dei centrali:

«Ogni tanto siamo tentati di illuderci che la situazione non sia così complicata. Ma prendete la nostra coppia di centrali, con cui stasera affrontiamo l’Estonia. Calafiori non è titolare fisso nell’Arsenal. Quanto a Bastoni: se davvero fosse Krol, il Real Madrid, il PSG o il Bayern Monaco quest’estate si sarebbero presentati da Giuseppe Marotta con 100 milioni cash (e Marotta sarebbe svenuto dalla felicità). Invece non è successo. Rino però li schiera perché sono comunque i due migliori che abbiamo da mettere al centro della difesa».

Il commento del quotidiano milanese mette in evidenza una contraddizione interessante: se da un lato il centrale nerazzurro viene considerato dai tifosi e dalla critica tecnica come un top europeo, dall’altro manca un riconoscimento economico e mediatico che altri giocatori dello stesso livello hanno ottenuto nelle scorse stagioni.

Nonostante tutto, per Bastoni Inter resta centrale sia nella rosa della nazionale sia nei piani dell’Inter: il giovane difensore classe 1999 continua a crescere, a garantire solidità e visione di gioco e a rappresentare una pedina imprescindibile per i nerazzurri, così come confermato dal ct Gennaro Gattuso nel corso delle convocazioni e delle scelte tattiche.