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·13 September 2025
Bologna, Orsolini giura fedeltà: “È la mia seconda casa. Dopo il gol all’Inter, i napoletani mi hanno scritto in massa”

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·13 September 2025
Alla vigilia della sfida contro il Milan, il Bologna si prepara a un banco di prova importante. I rossoblù, reduci dal successo contro il Como, vogliono dare continuità ai risultati in campionato e arrivare al meglio all’esordio in Europa League.
Tra i protagonisti più attesi c’è Riccardo Orsolini, che in un’intervista esclusiva concessa a Sportmediaset a Marialuisa Jacobelli ha raccontato il suo momento, ribadendo il legame indissolubile con la maglia rossoblù.
“Bologna è la mia seconda casa”
Il futuro dell’attaccante era stato a lungo discusso durante l’estate, ma alla fine la sua scelta è stata chiara: restare. “Sì, sono felice perché qui mi sento come a casa, anzi una seconda casa. Sono tanti anni che vivo Bologna, sto bene con i tifosi, con i compagni, con lo staff. È un ambiente sano, familiare. Sono contento di essere rimasto e spero che questa possa essere una stagione importante”.
La sfida con il Milan e il tabù San Siro
San Siro non è mai stato uno stadio fortunato per Orsolini, che non ha mai vinto in dodici precedenti (nove sconfitte e tre pareggi). “Porto sfortuna, quindi? (ride, ndr). No dai, cercheremo di invertire questo dato. Andiamo a Milano con una consapevolezza diversa rispetto al passato. Sappiamo che sarà una partita difficile, ma vogliamo portare a casa punti”.
Il Milan evoca anche il ricordo della scorsa stagione, con la finale di Coppa Italia vinta dai rossoblù. “È inevitabilmente il ricordo più bello, un’emozione indescrivibile. Il primo trofeo del Bologna dopo più di cinquant’anni: una giornata storica che porteremo sempre con noi”.
“Gol all’Inter? Mi hanno scritto in massa i tifosi napoletani”
La scorsa annata è stata la migliore della carriera di Orsolini: 17 gol e prestazioni di alto livello. Uno dei momenti più discussi è stato il gol segnato all’Inter, che ha spianato la strada allo scudetto del Napoli. “L’avevo già detto: i tifosi napoletani mi hanno scritto in massa per ringraziarmi. Non sono un loro giocatore, quindi quel gesto di affetto mi ha fatto molto piacere. Ma io ho fatto solo il mio lavoro. Se quel gol è servito a loro per vincere il titolo, tanto meglio”.
Italia e il nuovo corso con Gattuso
Reduce dagli impegni con la Nazionale, Orsolini ha espresso sensazioni positive sul nuovo commissario tecnico. “Gattuso ha fatto subito un’ottima impressione. Bisogna assimilare ancora meglio i suoi concetti, ma siamo partiti bene. L’obiettivo è chiaro: riportare l’Italia al Mondiale. Dopo due edizioni saltate non è solo un obiettivo, ma una responsabilità verso la nostra gente”.
Tra passato e presente: Italiano, Thiago Motta e il soprannome “Orsonaldo”
Sulla sua crescita, Orsolini ha preferito non stilare classifiche tra gli allenatori: “Ognuno mi ha lasciato qualcosa. Con Italiano ho fatto la mia miglior stagione a livello realizzativo, ma anche con Thiago Motta ho imparato molto. Li ringrazio entrambi”.
E sul soprannome che lo accompagna ormai da anni, “Orsonaldo”, l’attaccante sorride: “Ormai lo usano tutti, per scherzo o per gioco. Io sono autoironico, quindi nessun problema. Finché porta fortuna, va bene così”.
“Io e De Silvestri, punti di riferimento nello spogliatoio”
Infine, una riflessione sul peso specifico delle figure esperte all’interno del gruppo: “Con Lollo De Silvestri abbiamo un rapporto speciale. Lui è un valore aggiunto per il Bologna, anche quando non gioca riesce a motivare i ragazzi. Figure così nel calcio moderno sono sempre più rare, ma sono fondamentali”.
Sull’esultanza, però, Orsolini mette le mani avanti: “Una alla Ronaldo? No, resto fedele alla mia bussatina. Prima però bisogna segnare…”.
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