Budel non ha dubbi: «Suazo giocherebbe titolare in questa Inter, vi dico dove lo schiererei nell’11 di Chivu» | OneFootball

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·25 November 2025

Budel non ha dubbi: «Suazo giocherebbe titolare in questa Inter, vi dico dove lo schiererei nell’11 di Chivu»

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Budel racconta come, secondo lui, l’ex Inter David Suazo potrebbe inserirsi nella rosa a disposizione di Cristian Chivu, oltre a lodarlo per le sue qualità

L’ex centrocampista del Cagliari Alessandro Budel, ospite all’ultima puntata di Doppio Passo Podcast, ha parlato dell’ex compagno di squadra David Suazo, riflettendo su come l’ex Inter, a parer suo, si sarebbe potuto inserire nella rosa a disposizione di Cristian Chivu. Inoltre, Budel ne ha approfittato per parlare delle qualità tecniche, atletiche e mentali di Suazo.

Budel ha raccontato come spesso gli suggerisse di partire prima del lancio del pallone per segnare più gol, ma Suazo rispondeva sempre dicendo che sarebbe comunque arrivato sulla palla. Un talento naturale che, secondo l’ex centrocampista, era capace di fare la differenza in ogni partita. La discussione si è poi spostata su Diego Milito, evidenziando come, pur non possedendo la stessa velocità di Suazo, l’argentino compensava con un’intelligenza calcistica straordinaria.


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GIOCATORE INTELLIGENTE – “Aveva una velocità assurda. lo gli dicevo sempre che avrebbe fatto molti più gol se avesse deciso di partire prima del lancio. Gli dicevo dimmi dove te la devo lanciare, fai un contromovimento’ e lui rispondeva sempre: ‘No, tu lancia la palla e poi ci arrivo’. Il fatto è che ci arrivava sempre, era un giocatore impressionante. Milito non aveva queste qualità, ma aveva un’intelligenza calcistica fuori dalla norma. Sterzava lentamente, la faceva sempre quella sterzata, ma passava sempre: era un giocatore molto intelligente”.

NUMERI – “Secondo me in quell’Inter c’era troppa gente, però secondo me David aveva questo problema suo di indolenza. Quella squadra ha vinto la Champions e lui era adattato a fare l’esterno sinistro: da punto di vista mentale lui era un po’ così, li doveva mettersi un pochino più a disposizione. Diciamo che questa qualità, un po’ più a livello di testa, a lui mancava. Doveva fare qualche movimento in più e non vivere di questa sua presunzione, sapeva di avere delle qualità di giocatore sopra alla media. lo con lui ho visto far fatica qualsiasi difensore, secondo me quello è stato il suo limite, avrebbe potuto fare 20 gol all’anno anche all’Inter”.

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