Calciomercato Serie A: solo il 18% della spesa è per gli italiani. E i talenti fuggono all’estero | OneFootball

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·3 September 2025

Calciomercato Serie A: solo il 18% della spesa è per gli italiani. E i talenti fuggono all’estero

Article image:Calciomercato Serie A: solo il 18% della spesa è per gli italiani. E i talenti fuggono all’estero

Calciomercato Serie A: solo il 18% della spesa è per gli italiani. E i talenti fuggono all’estero. Il nostro campionato investe sempre meno sul “Made in Italy

Una Serie A sempre più esterofila, un campionato che vende bene all’estero ma che investe sempre meno sui talenti di casa nostra. L’inchiesta del Corriere dello Sport sul calciomercato estivo 2025 è un’analisi impietosa che mette a nudo le contraddizioni di un sistema che, pur continuando a muovere cifre da capogiro, sembra aver smarrito la sua identità. I numeri, elaborati su dati Transfermarkt, sono la fotografia di una tendenza ormai consolidata: la nostra Serie A è diventata una terra di conquista e di passaggio, brava a scovare talenti a prezzi competitivi ma incapace di trattenerli.

Il dato più allarmante è quello che riguarda gli investimenti sul “Made in Italy”. «Ogni 100 milioni di euro investiti sul mercato dai club di Serie A solo 17,9 sono spesi per ingaggiare calciatori italiani». Una cifra irrisoria, che si bilancia con un altro, significativo, indicatore: «ogni 100 milioni incassati dai club del nostro campionato, 62,3 arrivano dall’estero». Se da un lato questa capacità di esportare è un segnale di salute economica, dall’altro, come sottolinea l’inchiesta, nasconde una «trappola insidiosa»: è il segno di «una debolezza del nostro campionato, magari ancora bravo a intercettare talenti […] ma sempre meno in grado di trattenerli a lungo nelle nostre squadre». Le stelle, italiane e non, vanno a brillare altrove, come dimostra il caso Leoni, finito al Liverpool.


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In questo scenario, a distinguersi in controtendenza è la Fiorentina, la squadra che in proporzione ha investito di più in Italia, con l’85,3% del budget, di cui un incredibile 54,5% su giocatori italiani. Un modello virtuoso, seguito dal Cagliari. Ma la maggior parte dei club, soprattutto le big, guarda altrove. E se società come Como, Genoa e Parma hanno una chiara “vocazione internazionale”, a sorprendere è la strategia delle grandi, che preferiscono investire su profili stranieri, forse anche per una maggiore facilità di rivendita futura.L’inchiesta si chiude con una riflessione amara ma lucida. La Serie A, per la terza stagione consecutiva, ha superato il miliardo di euro di investimenti. Ma dietro questi numeri da capogiro si nasconde una realtà preoccupante: un campionato che si sta impoverendo tecnicamente, che non crede più nei suoi talenti e che, forse, ha smarrito la strada per tornare a essere il più bello del mondo.

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