Inter News 24
·5 October 2025
Calhanoglu Inter, dubbi sul ruolo da regista per Chivu: c’è bisogno di più dinamicità, cosa succede

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·5 October 2025
Hakan Calhanoglu ha osservato un turno di riposo nella sfida vinta 4-1 contro la Cremonese, scelta dettata da alcune noie fisiche e dalla volontà di Cristian Chivu di non rischiare il suo faro di centrocampo. Al suo posto, in cabina di regia, ha agito Nicolò Barella, autore di una prestazione eccellente che ha rilanciato il dibattito sul ruolo chiave del turco nel sistema nerazzurro.
Come sottolineato da La Gazzetta dello Sport, Chivu ha ribadito più volte di considerare Calhanoglu il suo regista perfetto, il giocatore capace di garantire equilibrio tattico e qualità nelle uscite dal basso. Nonostante la prova brillante di Barella, il turco rimane per il tecnico un elemento imprescindibile, grazie alla sua capacità di leggere le situazioni di gioco e di gestire i ritmi della manovra. È il cervello che orienta i movimenti della squadra, quello che trasforma il possesso in costruzione organizzata e le linee di passaggio in occasioni pericolose.
Il successo contro la Cremonese non mette in discussione la centralità di Calhanoglu, ma piuttosto conferma la profondità tattica dell’Inter di Chivu. Quando è in campo, Hakan è il fulcro della transizione nerazzurra: abbassa i tempi quando serve palleggiare, accelera quando c’è spazio per attaccare. La sua precisione nei lanci, la capacità di uscire dalla pressione e il contributo sulle palle inattive restano doti uniche nella rosa interista.
Due episodi, però, hanno stimolato la riflessione: nel 5-0 contro il Torino e nel 4-1 alla Cremonese, il turco non era disponibile e la squadra ha comunque mantenuto alto il rendimento, segno di un collettivo che sta assimilando alla perfezione le idee del tecnico.
Chivu attende ora il rientro del suo regista, consapevole che nessun altro possiede la stessa completezza tecnica e tattica. Calhanoglu rappresenta una garanzia, il punto di riferimento su cui costruire la fluidità e la personalità della squadra. Quando tornerà in campo, lo farà per riprendere il controllo del centrocampo e confermare la sua leadership silenziosa ma decisiva nel progetto nerazzurro.
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