Inter News 24
·10 October 2025
Chivu Inter: una vita tra sacrifici, successi e umanità. L’analisi della Gazzetta sull’allenatore dell’Inter

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Cristian Chivu ha vissuto una carriera straordinaria, segnata da momenti di gloria e da battaglie personali. Come raccontato dalla Gazzetta.it, il futuro del difensore romeno si è delineato una mattina di maggio, quando, fresco campione d’Europa, ha guardato Milano dall’alto del suo terrazzo e si è regalato una birra all’alba di un nuovo giorno. A soli 27 anni, Chivu era pronto per una nuova fase della sua vita. Milano gli ha teso la mano e da quel momento è diventata la sua casa, dove è stato tre volte campione d’Italia e ha trionfato in Europa vincendo la Champions con l’Inter.
Il destino di Chivu non è stato però privo di ostacoli. Un brutto infortunio subito in Chievo-Inter del 6 gennaio 2010, a seguito di uno scontro con Pellissier, gli ha cambiato la carriera. Un impatto che gli ha causato la perdita di sensibilità alla mano sinistra e la necessità di indossare un caschetto protettivo che non ha più tolto. Chivu ha rischiato di smettere, ma la sua forza di volontà lo ha spinto a tornare in campo solo due mesi dopo, in una partita contro il Livorno. Nonostante ogni colpo di testa fosse una tortura, il suo amico Materazzi gli stava vicino, cercando di aiutarlo con un semplice, ma significativo, consiglio: «Tu stai largo, salto io».
Dopo aver chiuso la sua carriera da calciatore nel 2014, Chivu ha intrapreso la strada dell’allenatore. Nel 2018, l’Inter gli ha riaperto le porte, affidandogli prima la guida dell’Under 17 e poi della Primavera, portandola alla vittoria del campionato nel 2021-22. Un successo che ha visto un approccio particolare per unire il gruppo: Chivu usava il paintball per risolvere le tensioni tra i giocatori. Come raccontato da Lorenzo Miconi, terzino della Primavera dell’Inter, Chivu «ci riuniva prima delle sedute, chiedendo: ‘Allora, cosa vi siete detti?’, cercando di far emergere l’umiltà e la passione nei suoi ragazzi. La sua leadership è sempre stata caratterizzata da un grande carisma e da un atteggiamento di vicinanza ai suoi giocatori.
Fuori dal campo, Chivu è una persona molto riservata. Vive a Milano con la sua famiglia, insieme alla moglie Adelina Elisei, giornalista, e i loro figli, che frequentano la scuola internazionale. Non ama farsi notare e preferisce trascorrere il suo tempo con un gruppo ristretto di amici. Chivu è anche un grande appassionato di NFL e, in un’intervista dopo Inter-Cremonese, ha scherzato dicendo: «Vedrò la NFL», suscitando curiosità tra i giornalisti. Il suo idolo è Tom Brady, il leggendario quarterback vincitore di sette Super Bowl.
Nonostante il suo status di campione, Chivu non segue le mode e rimane sempre fedele alla sua umiltà. Ha sempre predicato la sincerità e la forza mentale, elementi che lo hanno accompagnato sia durante la sua carriera da calciatore che ora da allenatore. L’unico vizio che ha ammesso, è il fumo, iniziato dopo il ritiro dal calcio. A Parma, quando giocava per i gialloblù, gli avevano persino creato una saletta dove poteva fumare in pace prima delle partite in casa: «L’unica forma di sfogo del ragazzo tranquillo», come lo definiscono quelli che lo conoscono bene.
Cristian Chivu è un esempio di resilienza, che ha saputo affrontare le difficoltà della vita e del calcio con determinazione, rimanendo sempre fedele ai suoi valori e alla sua passione per il gioco. Un campione che, nonostante il tempo che passa, continua a lasciare il segno sia nel cuore dei tifosi che nella storia del calcio.