Calcio e Finanza
·24 December 2025
Come funziona il mercato a saldo zero: la norma e i paletti

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·24 December 2025

Come funziona il mercato a saldo zero? Ieri è arrivato il via libera a 18 club per la Serie A, mentre Pisa e Napoli al momento dovranno operare a saldo zero. In attesa di eventuali provvedimenti da parte dei due club (come vedremo, si può anche uscire dal blocco, con il club toscano ad esempio che ha già iniziato a ripianare con versamenti programmati per uscire dal blocco), l’attenzione ora va in particolare al funzionamento della norma.
Il nuovo indicatore del Costo del Lavoro Allargato, introdotto dalla FIGC per monitorare la sostenibilità dei club di Serie A, prevede una serie di misure automatiche nel caso in cui una società superi il livello-soglia fissato al 31 marzo o al 30 settembre di ogni stagione. Le conseguenze, incidono direttamente sulle operazioni di mercato e, in alcuni casi, anche sulla gestione contrattuale interna.
In prima battuta, se il valore dell’indicatore risulta oltre la soglia, viene disposta la non ammissione ai tesseramenti per la successiva sessione di mercato (estiva o invernale), o meglio l’ammissione a saldo zero. Il club infatti può comunque procedere a nuovi acquisti solo se la Lega Serie A verifica l’integrale copertura economico-finanziaria dei relativi impegni.
La copertura deve risultare da un saldo positivo generato nella stessa sessione attraverso:
Nel calcolo rientra non solo il saldo finanziario complessivo, ma anche la differenza tra il costo contrattuale residuo dei calciatori usciti (parte fissa e variabile ancora maturabile) e il costo contrattuale dei nuovi tesserati. Finché il provvedimento rimane attivo, inoltre, non è possibile rinegoziare al rialzo gli ingaggi dei calciatori già in rosa.
Nello specifico, infatti, la norma spiega: “Ai fini della definizione del saldo positivo si terrà conto, oltre che del saldo finanziario complessivo, anche della differenza tra il residuo costo contrattuale, comprensivo di parte fissa e variabile ancora maturabile, dei calciatori ceduti o con i quali sia intervenuta rinuncia agli emolumenti o risoluzione contrattuale e il costo contrattuale, comprensivo di parte fissa e variabile dei nuovi calciatori tesserati. Il costo contrattuale, comprensivo di parte fissa e variabile, di tutti i calciatori tesserati, non potrà essere oggetto di rinegoziazione in aumento fino alla revoca del provvedimento”.
Il meccanismo prevede anche un secondo livello di intervento. Qualora, al momento del deposito successivo, l’indicatore:
viene imposto un nuovo blocco totale delle operazioni di tesseramentoper la sessione di mercato seguente, sempre accompagnato dal divieto di aumentare i costi contrattuali dei tesserati.
Le misure possono essere revocate esclusivamente se la società dimostra di aver coperto l’eccedenza attraverso immissione di risorse proprie, secondo modalità rigidamente definite. Sono ammesse soltanto:









































