Condò fa luce sul nervo scoperto della Juventus: «Questo resta il problema enorme». A cosa ha fatto riferimento dopo il KO col Real Madrid | OneFootball

Condò, giornalista di Sky Sport, ha analizzato così la sconfitta della Juventus contro il Real Madrid in Champions League. Le dichiarazioni

Una prestazione d’orgoglio, ma un allarme che suona sempre più forte. L’analisi del noto giornalista di Sky Sport, Paolo Condò, sulla Juventus vista al Santiago Bernabéu è agrodolce: la squadra ha ritrovato cuore e personalità, ma il problema del gol è diventato enorme.

Cuore e personalità ritrovati, ma il gol non arriva

Intervenuto durante Champions League Show, Condò ha condiviso il cauto ottimismo espresso da altri opinionisti come Fabio Capello e Michele Padovano sulla prestazione dei bianconeri contro il Real Madrid. «Detto che questa partita è confortante per personalità, per cuore...», ha esordito, riconoscendo i passi avanti nell’atteggiamento della squadra di Igor Tudor dopo un periodo nerissimo.

“Problema enorme di definizione”: tre partite a secco

Tuttavia, l’analisi si è subito spostata sul tallone d’Achille di questa Signora: la sterilità offensiva. «Questo resta il problema enorme di definizione della Juventus, che è alla terza partita consecutiva senza segnare gol», ha sentenziato l’opinionista.

Dopo lo 0-0 contro il Milan e la pesante sconfitta per 2-0 a Como, anche la notte del Bernabéu si è chiusa senza reti all’attivo per i bianconeri. Un digiuno preoccupante, che dura ormai da 270 minuti, nonostante le occasioni create (Condò ha infatti aggiunto: «pur avendo avuto le occasioni»).

La vera emergenza è l’attacco

Le parole di Condò vanno dritte al punto. La Vecchia Signora, pur mostrando segnali di ripresa dal punto di vista caratteriale, ha un problema gigantesco in fase realizzativa. L’attacco stellare, sulla carta uno dei più forti del campionato, si è inceppato, e trovare la via del gol è diventata la vera emergenza.

La sconfitta di Madrid, la settima partita consecutiva senza vittorie, acuisce una crisi che ora ha un nome ben preciso: crisi del gol. Tudor, allenatore croato classe 1978, è chiamato a trovare in fretta una soluzione, perché senza reti non si esce dal tunnel. La Juve ha ritrovato il cuore, ora deve ritrovare la porta.

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