Condò su Chivu: «Ad Appiano all’Inter alle 6.45, segnale chiaro. Serve una rifondazione fisica e mentale» | OneFootball

Nel suo editoriale per il Corriere della Sera Paolo Condò ha analizzato il momento dell’Inter, dalla stanchezza ai segnali di Chivu

Il ritorno dell’Inter ad Appiano Gentile è stato accompagnato da un gesto tanto simbolico quanto eloquente: Cristian Chivu si è presentato alla Pinetina alle 6.45 del mattino. Un dettaglio che, secondo Paolo Condò, dice molto sul momento del club nerazzurro.

Nel suo editoriale pubblicato sul Corriere della Sera, il noto giornalista sottolinea:«Il fatto che ieri Chivu si sia presentato così presto fotografa bene, e forse anche intenzionalmente, la consapevolezza della quantità di lavoro che l’attende».

Condò parte da una premessa netta: il finale della scorsa stagione è stato così crudele da imporre un ripensamento profondo, non solo tecnico, ma strutturale. La rosa costruita tra il 2021 e il 2024 ha dato risultati immediati, ma è invecchiata. Anche all’interno del fondo Oaktree, e nei ragionamenti più prudenti di Marotta e Ausilio, si parla sempre più spesso della necessità di ringiovanire la squadra.

Il confronto con i top club europei è impietoso. Durante le partite del Mondiale per Club, Real, PSG, City e Chelsea correvano. L’Inter, invece, camminava. Esausta nel fisico e nella mente.«Questo è un calcio che si vince solo a intensità massima», avverte Condò, e la lezione di Monaco lo ha dimostrato con forza.

L’arrivo (probabile) di Ademola Lookman non è solo una scelta tecnica, ma anche psicologica:«Serve una faccia nuova, famosa, per dare il senso della ripartenza», scrive Condò. Accanto a lui, la crescita di Pio Esposito, l’investimento su Bonny e l’arrivo di giovani come Sucic e Luis Henrique rappresentano una prima risposta, anche se non ancora sufficiente.

In un contesto dove Calhanoglu guarda al finale di carriera e la stanchezza è cronica, l’unica via è rinnovarsi.«Il Napoli ha superato l’Inter nei pronostici. Anche questo è un cambio di status, e Chivu ne ha bisogno per scacciare i fantasmi», conclude Condò.