Conferenza stampa Tudor, parole di fuoco prima di Real Juve: la reazione della dirigenza e il retroscena svelato | OneFootball

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Calcionews24

·22 October 2025

Conferenza stampa Tudor, parole di fuoco prima di Real Juve: la reazione della dirigenza e il retroscena svelato

Article image:Conferenza stampa Tudor, parole di fuoco prima di Real Juve: la reazione della dirigenza e il retroscena svelato

Conferenza stampa Tudor, il tecnico bianconero scuote la Juve: lo sfogo prima del Real Madrid. Dirigenza sorpresa, il retroscena

Un’uscita inattesa, un’analisi che ha spiazzato tutti. Alla vigilia di Real Madrid-Juve, Igor Tudor ha scelto di rompere gli schemi con una conferenza stampa destinata a lasciare il segno. Davanti alla dirigenza al completo, seduta in prima fila, il tecnico croato ha offerto una lettura cruda e diretta del momento difficile della squadra, tornando a puntare il dito contro episodi arbitrali e calendario.

«Senza errori saremmo primi»

Affiancato da Khéphren Thuram, Tudor ha ripreso concetti già espressi in passato, ma con una forza nuova. Ha parlato di un «calendario folle», con un ciclo serrato di sfide contro avversari di altissimo livello. Poi l’affondo sui risultati: «Alla Juve un pareggio porta frustrazione», ha ammesso, rivendicando però le buone prove contro Inter e Atalanta e recriminando per gli episodi di Verona («nessuno mi dà un rigore e l’espulsione»). La chiusura è stata netta: «Senza gli errori di Verona e con un altro sorteggio saremmo stati primi. È così, non ci sono scuse».


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Dirigenza sorpresa, tifosi divisi

In sala stampa erano presenti Damien Comolli, François Modesto e Giorgio Chiellini. Secondo Tuttosport, i dirigenti sarebbero rimasti «stupiti, se non spiazzati» da parole così distanti rispetto a quanto discusso internamente appena il giorno prima.

Anche i tifosi si sono divisi: c’è chi ha apprezzato la difesa a spada tratta della squadra e chi, invece, è rimasto interdetto.

Una panchina sempre più bollente

Lo sfogo di Tudor arriva nel momento più delicato: sei partite senza vittorie, una sfida proibitiva al Bernabéu e una panchina che già scotta. La scelta di parlare senza filtri, assumendosi il rischio di una comunicazione diretta e frontale, aggiunge ulteriore pressione a una vigilia già carica di tensione.

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