Conte e il ritorno a Castel Volturno: qual è stata la reazione dell’ex Juventus. Il passo indietro da allenatore del Napoli è ancora possibile se…Retroscena | OneFootball

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·18 November 2025

Conte e il ritorno a Castel Volturno: qual è stata la reazione dell’ex Juventus. Il passo indietro da allenatore del Napoli è ancora possibile se…Retroscena

Article image:Conte e il ritorno a Castel Volturno: qual è stata la reazione dell’ex Juventus. Il passo indietro da allenatore del Napoli è ancora possibile se…Retroscena

Conte e il ritorno a Castel Volturno: ecco la reazione dell’ex Juventus. Passo indietro da allenatore del Napoli ancora possibile se…Retroscena

La tempesta è passata, ma il cielo sopra Castel Volturno resta grigio. Antonio Conte è tornato al comando. Sette giorni dopo il disastroso post-partita di Bologna, che ha messo a nudo le fragilità caratteriali dei campioni d’Italia, l’allenatore ha varcato nuovamente i cancelli del centro sportivo. Come riportato dal Corriere della Sera, il tecnico è apparso sorridente ma anche fermo, e al contempo rigoroso.

Dimissioni congelate, ma non cancellate

La sua presenza fisica ha avuto l’effetto immediato di spazzare via i timori di dimissioni lampo, che avevano agitato la piazza partenopea durante la sua assenza (dovuta a un permesso concordato). Tuttavia, secondo il quotidiano, la questione della sua permanenza resterebbe sullo sfondo. La tregua siglata con il presidente De Laurentiis è solida, ma condizionata.


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“Richieste inderogabili”: il patto per i prossimi 24 giorni

L’analisi del Corriere è netta e suona come un avvertimento allo spogliatoio. L’intenzione di Conte è quella di recuperare l’alchimia e quel sentimento ossessivo di non mollare di un centimetro.

Queste sono richieste inderogabili. Se la squadra non dovesse rispondere sul campo ritrovando la “fame” dello scorso anno, lo scenario cambierebbe drasticamente: altrimenti il passo indietro diventa ineluttabile. Un ultimatum che mette i calciatori di fronte alle proprie responsabilità.

Il ciclo della verità: subito l’Atalanta di Palladino

Il tecnico aveva già intuito nei mesi scorsi qualche segnale di cedimento all’interno dello spogliatoio, crepe che ora vanno sanate con i risultati. All’orizzonte ci sono 24 giorni di fuoco, con otto partite che definiranno la stagione e il futuro del progetto tecnico.

La svolta deve essere immediata, a partire da sabato. Al “Maradona” arriva l’Atalanta, una squadra ferita ma rivitalizzata dal cambio in panchina, affidata ora a Raffaele Palladino. Per il Napoli è già una finale: vincere per blindare Conte, o rischiare che quel “passo indietro” diventi realtà.

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