Conte Napoli, il clima resta teso! La bomba di Repubblica: «L’ipotesi dimissioni può davvero prendere corpo!» | OneFootball

Conte Napoli, il clima resta teso! La bomba di Repubblica: «L’ipotesi dimissioni può davvero prendere corpo!». La situazione in casa partenopea

Clima tesissimo in casa Napoli. Il tecnico Antonio Conte non ha diretto l’allenamento di ieri pomeriggio a Castel Volturno. Dopo la pesante sconfitta subita domenica scorsa a Bologna e le durissime parole pronunciate dal tecnico leccese contro i suoi giocatori, ci si aspettava un faccia a faccia immediato, forse una resa dei conti. Invece, Conte non si è presentato. Al suo posto, a gestire la seduta e l’inevitabile imbarazzo generale, c’erano il vice Cristian Stellini e il dirigente Gabriele Oriali. Il club è dovuto correre ai ripari solo in un secondo momento, con un comunicato tardivo, quando la notizia dell’illustre defezione era ormai trapelata, parlando di un “banale permesso” di qualche giorno concesso all’allenatore.

La stranezza del “pit-stop” in piena tempesta e la gestione morbida di Stellini

Come analizza Repubblica, non sarebbe nemmeno il primo “pit-stop” che l’allenatore si concede durante le soste di campionato. Tuttavia, Conte è noto per essere un lavoratore infaticabile, e la sua decisione di allontanarsi dalla “nave nella tempesta”, restando in famiglia a Torino, appare quantomeno strana. Ieri a Castel Volturno mancavano anche i dieci giocatori convocati dalle rispettive nazionali; senza i big e senza il leader, il confronto nello spogliatoio è stato automaticamente rinviato alla prossima settimana. Stellini ha diretto una seduta breve, di circa un’ora, parsa quasi una “carezza” verso la squadra, dopo le recenti rimostranze dei giocatori per la durezza, a loro giudizio eccessiva, degli allenamenti. La tensione è alta anche sul fronte infortuni: André-Frank Zambo Anguissa si è fermato con il Camerun e torna oggi in città per esami medici.

Lo sfogo di Conte, la pausa con De Laurentiis e l’ipotesi dimissioni

Il ritorno del tecnico al centro sportivo richiederà tempo. La sua assenza, in stand-by, sarebbe stata avallata, se non addirittura consigliata, dal presidente Aurelio De Laurentiis. Il patron, che aveva ascoltato la furiosa sfuriata a caldo di Conte dopo la resa di Bologna, avrebbe concordato telefonicamente questa pausa. Ufficialmente, il Napoli esclude un “ribaltone” in panchina, certo che il tecnico abbia solo bisogno di ricaricare le pile. Ma De Laurentiis conosce fin troppo bene il carattere focoso dell’amico Antonio e non ha preso sotto gamba il suo sfogo (“Io non accompagno un morto…”). Il messaggio è chiaro: Conte non deve avere dubbi sulla voglia di reagire della squadra. Se non la vedrà, l’ipotesi delle dimissioni, per ora sfumata, rischia di prendere corpo. Il weekend, con la data del 17 novembre, sarà decisivo: un dentro o fuori, mentre il presidente (all’estero) naviga a vista senza voler pensare a un piano B.