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·8 September 2025

EURO 2032, Gravina: «Senza commissario rischiamo di perdere questa opportunità»

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«In Italia siamo tutti vittime del risultato sportivo della Nazionale maggiore: se la squadra perde tutto diventa tragico, anche se la Federazione raggiunge traguardi importanti». Lo ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina, in un’intervista rilasciata al mensile Fortune Italia.

A proposito del lavoro della Federazione, il suo numero uno ha spiegato che «a livello gestionale e organizzativo la FIGC registra risultati positivi, poiché investiamo nello sviluppo del calcio a 360 gradi, dalle scuole al calcio camminato per gli anziani, dalle donne ai rifugiati. Siamo all’avanguardia sulla sostenibilità: nel 2023 la FIGC è stata la prima federazione sportiva italiana a dotarsi di una strategia di sostenibilità, con 70 obiettivi su temi ambientali e sociali e 11 policy di cui 7 sui diritti umani e 4 sull’ambiente. La sostenibilità per noi è una leva strategica oltre che etica: la divisione paralimpica e sperimentale, unica al mondo, ha generato interesse internazionale e valore anche nei periodi di risultati sportivi negativi. L’attività sportiva coinvolge 4.000 ragazzi con disabilità cognitivo-relazionali Abbiamo il maggior numero di minorenni tesserati – circa 800mila nella fascia di età dai 5 ai 16 anni».


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Si tratta, secondo Gravina, di «dati molto positivi che andrebbero maggiormente valorizzati. Poi è indubbio che il calcio maschile di vertice viva un momento difficile, ma i motivi sono diversi. Primo è il mancato ricambio generazionale rispetto al passato: oggi i campioni veri sono pochi, i club professionistici prediligono i giocatori stranieri. Però, non possiamo imporre in nessun modo l’utilizzo di italiani, dobbiamo riqualificare i vivai: solo investendo sui giovani potremo riconquistare una posizione dominante a livello internazionale. Il secondo motivo è un dato qualitativo: per anni si è preferito allenare la tattica anziché la tecnica con evidenti ricadute negative sul valore complessivo delle potenzialità del singolo calciatore. Però non ci dimentichiamo che noi siamo anche quelli che nel 2021 si sono laureati campioni d’Europa e la Nazionale femminile sta ottenendo risultati importanti, mai registrati prima».

Capitolo stadi. Gravina ha parlato anche di EURO 2032, evento che vede l’Italia co-organizzatore insieme alla Turchia, a patto però di riuscire ad accelerare sul fronte delle infrastrutture: «L’Italia è indietro: in 15 anni abbiamo costruito o rinnovato solo 6 stadi, contro i 12 della Francia e i 33 della Turchia. EURO 2032 è un’occasione irripetibile per gli stadi: servono impianti moderni e serve il supporto del governo. Il privato è pronto a investire, ma bisogna semplificare le procedure. Senza un commissario che acceleri, rischiamo di perdere questa opportunità».

In chiusura, una battuta su quello di cui va orgoglioso e su cosa non rifarebbe: «Sono orgoglioso di aver mantenuto unito il calcio italiano durante la pandemia – evitando il collasso del sistema – e vado fiero della riforma dello statuto federale del 2024 che ha rafforzato l’autonomia delle componenti del sistema calcistico, nonostante forti pressioni interne ed esterne. Non ridarei fiducia a persone che mi hanno deluso e tradito e mi rammarico per non aver ancora realizzato la riforma dei campionati, benché non dipenda solo dalla mia volontà, che giudico centrale per il futuro del calcio italiano. Ma abbiamo tempo, non escludo di intervenire su questo in tempi rapidi».

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