Calcionews24
·7 September 2025
Fenerbahce, Ali Koç spiega l’esonero di José Mourinho: ecco le sue dichiarazioni

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Il presidente del Fenerbahçe, Ali Koç, è tornato a parlare della separazione dal tecnico portoghese José Mourinho, ufficializzata il 29 agosto, pochi giorni dopo la deludente eliminazione nei play-off di Champions League contro il Benfica. In un’intervista rilasciata al quotidiano turco Hurriyet, il numero uno del club ha precisato che la decisione non è stata dettata esclusivamente dal risultato sportivo, ma soprattutto dalla modalità con cui è maturata l’uscita dalla competizione. “Essere eliminati dal Benfica non è stato il problema, ma il modo in cui siamo stati eliminati. Mi ha dato la sensazione che il calcio dell’anno scorso sarebbe continuato”, ha dichiarato Koç.
Koç ha espresso apertamente la sua insoddisfazione per l’impostazione di gioco dello Special One, 61 anni, considerata troppo difensiva e poco spettacolare per gli standard del club di Istanbul. “Questo tipo di calcio può funzionare in Europa, ma in Turchia dobbiamo schiacciare i nostri avversari. Segnare 99 gol e fare 99 punti è il nostro codice genetico”, ha sottolineato il presidente, richiamando l’identità offensiva che il Fenerbahçe vuole mantenere.
Secondo quanto riportato da Spor Arena, la rottura non è stata solo tecnica. I rapporti tra Mourinho e il consiglio di amministrazione si sarebbero progressivamente deteriorati, anche a causa dell’atteggiamento del tecnico nei confronti di alcuni giocatori locali. Tra i nomi citati figurano Ismail Yuksek, centrocampista classe 1999 della nazionale turca, e Irfan Can Kahveci, trequartista 29enne, entrambi ritenuti poco valorizzati dal portoghese.
Sul piano dei risultati interni, il Fenerbahçe non ha ottenuto vittorie contro le prime cinque classificate della Süper Lig e ha subito sconfitte pesanti nei derby contro Galatasaray e Besiktas. Nonostante un bilancio complessivo di 62 panchine con 37 vittorie, 14 pareggi e 11 sconfitte, Mourinho lascia la Turchia senza aver conquistato trofei.
L’esonero segna la fine di un’avventura iniziata con grandi aspettative ma conclusa tra delusione e critiche, aprendo ora la strada a un nuovo capitolo per il club gialloblù, deciso a ritrovare il proprio DNA offensivo e competitivo.