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·30 June 2025

Gazzetta – Napoli, Osimhen è un caso: può andare in ritiro da separato in casa!

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Gazzetta – Napoli, Osimhen è un caso: può andare in ritiro da separato in casa!

Starà dentro una bolla, adesso; e poi finirà in quell’altra. Ma vivere da Victor Osimhen, oggi assai meno di ieri, non costa assolutamente fatica. Si può essere lusingati da offerte fantascientifiche, oppure ci si può ritrovare oziosamente in vacanza, ignorando il proprio futuro: cosa volete che cambi per chi non ha fatto un plissé a una proposta tra i 30 e i 40 milioni, se poi tra quindici giorni gli toccherà aspettare, mentre corricchia tra Dimaro-Folgarida e Castel di Sangro, lo squillo del cellulare? Si scrive Osimhen e si traduce 75 milioni di euro, che per chiunque, Napoli incluso, sarebbero una fortuna da cogliere al volo, dopo tutte le peripezie d’un tempo che ormai sono scivolate via: ma la cronaca sta lì, spudoratamente dorata, e adesso impone delle scelte a chiunque.

È già tutto deciso ma da un bel po’, da quando l’idillio è andato in frantumi, dall’estate 2023, quella del post-scudetto di Luciano Spalletti, mesi torridi a inseguirsi per le valli, a far chilometri su e giù col Trentino e con l’Abruzzo però partendo da Roma, ad inseguire qualcosa, una simil-intesa, invece impossibile. Corsa al rialzo, fino a dicembre dello stesso anno, con 11 milioni lordi che pesano come zavorra sul bilancio e con un patrimonio calcistico da tutelare. C’è voluto un prestito last minute, settembre 2024, per non lasciare ingrigire il talento in tribuna e sprecare tutto quell’atletismo in beghe d’altre epoche: però, poi, il Napoli ha mollato e Osi se ne è andato al Galatasaray a vincere e segnare.


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Le sue stagioni partenopee sono concluse, manco i sognatori penserebbero che si possa ricostruire un rapporto sgretolato con modi spicci. Ma Osimhen è lì, è costato (49 milioni cash) e ha un valore indiscutibile stabilito dalla clausola che prevede 75 milioni soltanto per l’estero; se chiamassero dall’Italia, ci sarebbe trattativa libera, su cifre ben più sostanziose. Il Napoli ha compratori da mesi, l’Al-Hilal avrebbe provveduto immediatamente con il bonifico se il nigeriano avesse voluto. Ma mica sono tutti uguali i calciatori e VO9 si è opposto al trasferimento in Arabia, e di conseguenza al Mondiale per club, per starsene comodamente dove gli pare. Se ne riparlerà. Solo che domani scadrà il prestito al Gala, che pure farebbe follie per tenerselo, e dunque si riparte, probabilmente sugli stessi standard del passato: vado, non vado, vediamo cosa succede. L’Al Hilal non ha mai chiuso le porte e si riconnetterà col Napoli, cercherà magari una dilazione o anche no, comunque discuterà per avere il centravanti di cui si è (giustamente) innamorato Simone Inzaghi: ci vorranno sempre 75 milioni e vai a capire quanti, invece, ne chiederà l’attaccante.

Ma il problema è un altro: nell’attesa, come regolarsi? Punto primo: il Napoli lo dovrà convocare e lo convocherà, come da regolamento e anche da buon senso, e attenderà che l’attaccante capocannoniere della stagione 2022-23 dica stavolta sì. O altrimenti, ipotesi alternativa, bisognerebbe trovare un gentlemen agreement che consenta di evitare incroci magari ritenuti imbarazzanti e liberi Osimhen, autorizzandolo ad allenarsi a parte. E, comunque, il Napoli ha già il suo orientamento: farà partire la pec nella quale inviterà Osimhen a essere a Castel Volturno per il giorno 14 o il 15 consentendogli di sottoporsi alle visite mediche; e poi, coi compagni, viaggetto in Trentino, stavolta senza la necessità di doversi aggiornare su rinnovi che non devono essere celebrati. Intanto, c’è una speranza che sarà di chiunque: che si presenti un acquirente capace di lusingare Osimhen sino al punto di convincerlo a ricominciare altrove, però subito. Perché starsene da separati in casa non sarebbe piacevole.

Carlo Gioia

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