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·7 June 2025

Genoa, il Tribunale respinge le richieste di A-Cap: sentenza a febbraio

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Nuovo capitolo ieri nel procedimento civile tra il Genoa e A-Cap, con un esito favorevole al club rossoblù: il giudice ha respinto le richieste istruttorie presentate dalla parte americana, dichiarando il procedimento pronto per la sentenza. Quest’ultima verrà emessa al termine della prossima udienza, fissata per il 25 febbraio 2026.

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, il 20 maggio si era tenuta, presso il Tribunale di Genova, la prima udienza relativa alla causa intentata da A-Cap contro il Genoa. L’obiettivo degli americani era ottenere l’annullamento dell’aumento di capitale deliberato il 18 dicembre scorso, operazione che ha consentito a Dan Sucu di diventare l’azionista di maggioranza del club.


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Ieri, il giudice Daniele Bianchi ha sciolto la riserva, respingendo la richiesta di A-Cap di introdurre nuove testimonianze e documenti, accogliendo invece la proposta del Genoa di procedere direttamente alla decisione. Ha quindi deferito il caso al collegio giudicante, fissando l’udienza decisiva per febbraio 2026.

La sentenza sarà dunque basata sul materiale già acquisito, lo stesso su cui Bianchi si era fondato per respingere, lo scorso 7 aprile, l’istanza cautelare di A-Cap volta a sospendere la delibera di aumento di capitale. Ora si attende anche l’esito del reclamo contro quell’ordinanza, discusso nell’udienza del 27 maggio.

Anche l’udienza di ieri sembra rafforzare la posizione del Genoa. Tuttavia, A-Cap ha voluto intervenire con alcune precisazioni, specificando che lo ha fatto «anche nell’interesse della propria controllata ACM Delegate LLC». A proposito della decisione del giudice di considerare la causa pronta per la sentenza, A-Cap ha sottolineato che questa «non esclude la possibilità che vengano accolte le richieste formulate da ACM, tra cui quelle che mirano a ottenere una dichiarazione di invalidità dell’aumento di capitale, nonché eventuali provvedimenti inibitori conseguenti».

La società americana ha poi ricordato che, da quando 777 Partners ha acquisito il Genoa, A-Cap ha sempre fornito «sostegno finanziario significativo al Genoa CFC in qualità di finanziatore di riferimento», menzionando tra l’altro «22 milioni di euro versati da giugno 2024», periodo in cui ha assunto il ruolo di «“sole manager”, ovvero amministratore unico di Nutmeg».

Nutmeg è la società dei 777 che detiene partecipazioni nei club dell’ormai ex galassia della holding – tra cui Standard Liegi, Vasco da Gama, Red Star, Hertha Berlino, Siviglia e anche il 23% del Genoa. A-Cap ha anche comunicato di aver «ottenuto il controllo diretto di Nutmeg» tramite un’asta svoltasi il 6 giugno a New York, con una valutazione stimata intorno ai 157 milioni di dollari.

Dal canto suo, il Genoa, contattato in merito alle dichiarazioni di A-Cap, ha scelto di non replicare. La linea del club resta chiara: «Le questioni si affrontano in tribunale», dove fino a ora i giudizi sono stati favorevoli al Genoa, sia sull’istanza cautelare sia sulla richiesta di andare subito a sentenza. Anche in Spagna, il club rossoblù ha avuto la meglio contro A-Cap, che aveva chiesto di sospendere il pignoramento delle azioni di Sevillistas Unidos nel Siviglia, a garanzia di un credito di circa 15 milioni. A-Cap ha perso anche i primi ricorsi.

Intanto, negli Stati Uniti, A-Cap è coinvolta in un altro fronte delicato, rappresentato dalla causa in corso con Leadenhall, un altro importante creditore del gruppo 777.

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