Milannews24
·15 September 2025
Gravina non le manda a dire su Italia-Israele, ipotesi boicottaggio? Le parole del Presidente

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·15 September 2025
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha preso una posizione netta sulle polemiche relative alla partita di qualificazione mondiale tra l’Italia e Israele, in programma il 14 ottobre a Udine. Intervenuto a Radio Anch’io Sport, Gravina ha escluso in modo categorico l’ipotesi di un boicottaggio della gara, chiarendo le ragioni di tale scelta.
La decisione della Federcalcio, come spiegato da Gravina, è dettata da una logica pragmatica e ineludibile: “Non giocare contro Israele vuol dire non andare al Mondiale, e agevolare addirittura la nazionale israeliana. Di questo dobbiamo essere consapevoli”. Un’azione che, lungi dal rappresentare una forma di protesta efficace, si tradurrebbe in un’auto-eliminazione, compromettendo il cammino degli Azzurri verso il prossimo Mondiale.Il presidente ha voluto sottolineare come la FIGC e tutto il movimento calcistico italiano non siano insensibili al dramma umanitario in corso. “Siamo addolorati, molto addolorati, perché ci teniamo alla dignità umana. Siamo molto vicini alle persone che soffrono in Palestina, in particolare i bambini e i civili innocenti”, ha ribadito Gravina, condividendo il sentimento di profonda tristezza anche con il CT Luciano Spalletti.
Il numero uno della Federcalcio ha spiegato che usare il calcio, un veicolo di unione e inclusione, per una protesta che avrebbe conseguenze negative sulla stessa nazionale sarebbe un controsenso. La Federazione è in stretto contatto con il Ministero dell’Interno per garantire la sicurezza dell’evento e, in accordo con la UEFA, sta valutando un’iniziativa a scopo umanitario per dimostrare la propria vicinanza alle vittime del conflitto, mantenendo allo stesso tempo l’impegno sportivo.
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