Inter Milan, Cosmin Contra analizza la sfida: «Può decidere lo Scudetto. Io amico di Chivu, ma tifo sempre le mie ex squadre. Serie A al Milan e Champions all’Inter? Firmerei subito!» | OneFootball

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·18 November 2025

Inter Milan, Cosmin Contra analizza la sfida: «Può decidere lo Scudetto. Io amico di Chivu, ma tifo sempre le mie ex squadre. Serie A al Milan e Champions all’Inter? Firmerei subito!»

Article image:Inter Milan, Cosmin Contra analizza la sfida: «Può decidere lo Scudetto. Io amico di Chivu, ma tifo sempre le mie ex squadre. Serie A al Milan e Champions all’Inter? Firmerei subito!»

Inter Milan, Cosmin Contra analizza la sfida di domenica ripercorrendo il suo passato rossonero e il legame con Chivu, suo connazionale e tecnico dei nerazzurri

21 ottobre 2001: Fatih Terim manda in campo Cosmin Contra e il romeno partecipa alla vittoria del Milan sull’Inter per 4-2 con un gol e un assist. Oggi su La Gazzetta dello Sport l’ex rossonero rievoca quel giorno e parla dell’oggi.

IL DERBY DEL 2001«Un primo tempo sofferto e chiuso sotto nel punteggio per 1-0 (rete di Ventola, ndr). Poi il mio ingresso in campo (al posto di Albertini, ndr) con compiti offensivi perché non giocai terzino destro, ma quasi esterno d’attacco con l’obiettivo di fare più cross che potevo: segnammo tre reti in sei minuti e centrammo un grande successo».


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IL GOL DEL 2-1 «Qualcuna sì (ride, ndr) anche perché non mi è capitato spesso di segnare con il sinistro, io che ero destro naturale. Quella volta, invece, partì un tiro secco che finì all’incrocio dei pali»

L’ESULTANZA «È stata una grande emozione, lo ammetto, anche perché il derby a Milano non è una partita come le altre».

ATMOSFERA E PREPARAZIONE AL DERBY«A Milanello venivano molti più tifosi e per strada tutti ti ricordavano quanto fosse importante battere i “cugini”. Inevitabilmente sentivi di più la gara».

L’ESONERO DI TERIM E IL CAMBIO DI CORSO«Chiudemmo quarti e la stagione successiva giocammo i preliminari di Champions ad agosto (contro lo Slovan Liberec, ndr): ci qualificammo e poi fui ceduto all’Atletico Madrid».

UN SOLO ANNO AL MILAN«È stata una bella esperienza e avevamo una squadra con tanti fuoriclasse: Shevchenko, Maldini, Rui Costa, Pirlo, Gattuso, Inzaghi, Albertini…».

IL RIMPIANTO PER LA CHAMPIONS MANCATA«Lo so, avrei vinto la Champions nella finale di Manchester contro la Juventus… Il Milan aveva acquistato Cafu e mi era arrivata una proposta da una società come l’Atletico Madrid per tornare in Spagna, in un campionato che conoscevo. A posteriori è facile dire che farei una scelta diversa, ma non si può tornare indietro».

CON I COMPAGNI DI UNA VOLTA«Con alcuni sì. Ultimamente ho sentito Gattuso che sta facendo un buon lavoro con l’Italia. Ha avuto la sfortuna di trovare nel girone una Norvegia super, ma sono convinto che riuscirà a qualificarsi per il Mondiale. È un tecnico bravo, ha delle buone idee e lavora con passione».

L’AMICO CHIVU E IL SUO SUCCESSO COME ALLENATORE«Cristi (lo chiama così, ndr) è un amico e gli auguro il meglio. Abbiamo giocato insieme in nazionale, ci conosciamo da tanto tempo e ci sentiamo. Ha preso l’Inter a giugno, prima del Mondiale per club, e ha dovuto fare tutto in fretta. L’inizio non è stato semplice, ma ha rimesso a posto la situazione con una bella serie di vittorie e ora è primo in classifica sia in campionato sia in Champions. Meglio di così…».

UN DERBY DA SCUDETTO – «La classifica dice questo e credo che le due milanesi possano UN DERBY DA SCUDETTO«La classifica dice questo e credo che le due milanesi possano lottare per il tricolore fino alla fine. È un po’ che non succede e lo trovo affascinante».

PER CHI TIFERÀ«Tifo sempre per le mie ex squadre e dunque per il Milan. Chivu mi perdonerà».

SCUDETTO AL MILAN E CHAMPIONS ALL’INTER«Firmo subito, ma credo firmerebbe anche Cristi. Sarebbe contento se finisse così».

LA GARA CHE SI ASPETTA«L’Inter è una squadra forte, che è insieme da anni ed è arrivata due volte in finale di Champions. Il Milan ha cambiato parecchio recentemente, ma Allegri si è dimostrato un grande allenatore e i risultati finora ottenuti lo dimostrano: ha riportato il club in alto, dove merita di stare».

CHI È FAVORITO«L’Inter è davanti in classifica, ma nei derby non ci sono favoriti. Magari i nerazzurri, che giocheranno in casa, avranno più pressione perché vogliono evitare il sorpasso e perché non battono i rossoneri da cinque incontri».

MODRIC E IL SUO IMPATTO«Il valore di Modric non lo scopro certo io: è un fuoriclasse di quarant’anni che è bello da vedere giocare. Non ha vinto per caso il Pallone d’Oro e sei Champions League: sta aiutando la squadra a fare un salto di qualità e spero la aiuti anche a vincere lo scudetto».

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