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·14 September 2025
Juventus-Inter 4-3: Yildiz trascina i bianconeri, Inter in crisi e Chivu già sotto pressione

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·14 September 2025
La terza giornata di Serie A 2025/26 ci ha regalato un Derby d’Italia memorabile: all’Allianz Stadium la Juventus ha superato l’Inter 4-3 in una partita spettacolare, ricca di colpi di scena e di gol.
A segno Kelly, Çalhanoglu (doppietta), Yildiz, Marcus Thuram, Khéphren Thuram e Adzic. I bianconeri restano in vetta alla classifica, mentre i nerazzurri scivolano a quota tre punti in tre gare, con due sconfitte pesanti sul groppone.
Andiamo ad analizzare le cinque principali verità che questa sfida ci ha consegnato, scrive Eurosport.
1) Yildiz è il nuovo leader della Juventus
La Juventus ha finalmente ritrovato un giocatore in grado di guidarla tecnicamente e mentalmente. Kenan Yildiz non è più solo una promessa: il giovane turco si sta affermando come vero trascinatore. Contro l’Inter ha segnato un gol, servito un assist e ogni volta che ha toccato palla ha creato superiorità, mostrando un repertorio da fantasista di alto livello.
Igor Tudor si gode un calciatore che non è più il talento incostante delle stagioni precedenti, ma un protagonista maturo, consapevole e capace di prendersi la squadra sulle spalle. La sua crescita è il segnale più luminoso per una Juventus che vuole tornare a lottare seriamente per lo Scudetto.
2) Juventus-Inter, spettacolo assoluto: il Derby d’Italia come dovrebbe essere
Era già successo lo scorso anno con il 4-4 di San Siro, ma anche questa volta lo spettacolo non è mancato. All’Allianz Stadium si è giocato a ritmi altissimi, con errori difensivi ma anche giocate da campioni, intensità e continui ribaltamenti di fronte.
È stato un Derby d’Italia che ha valorizzato la Serie A, esportando nel mondo l’immagine di due squadre moderne e combattive. Suggestiva anche la sfida nella sfida tra i fratelli Thuram, entrambi in gol sotto lo sguardo del padre Lilian: un dettaglio che aggiunge fascino a un incontro già epico.
3) Inter fragile: la difesa non regge
L’Inter deve ritrovare certezze, soprattutto nel reparto arretrato. Troppi errori individuali, disattenzioni collettive e una leggerezza evidente nelle marcature preventive. Il paradosso è che Cristian Chivu, da calciatore, era un difensore affidabile e carismatico. Ma oggi la sua Inter concede troppo: Kelly e Marcus Thuram hanno approfittato di gravi sviste, mentre Adzic ha punito un reparto già in difficoltà.
Nemmeno l’innesto di Akanji ha portato equilibrio: anzi, l’ex City ha mostrato una scarsa intesa con i compagni. Con Sommer non impeccabile, la retroguardia nerazzurra sembra allo sbando. Il distacco dalla vetta è già di sei punti e i segnali sono tutt’altro che rassicuranti.
4) Lautaro Martinez: grande assente
Un Derby d’Italia senza il contributo del suo capitano. Lautaro Martinez è rimasto ai margini del gioco, mai incisivo, mai realmente pericoloso. In una gara aperta e ricca di occasioni, l’argentino non ha lasciato traccia e Chivu ha deciso di sostituirlo con largo anticipo.
L’Inter ha bisogno del miglior Lautaro: non solo come bomber, ma soprattutto come leader capace di trascinare i compagni in un momento complicato. Senza il suo apporto, la crisi rischia di farsi ancora più profonda.
5) Chivu già a rischio esonero?
Il bilancio è pesante: tre punti in tre partite, due sconfitte consecutive e una squadra che sembra smarrita. Dopo un Mondiale per Club deludente e un’estate difficile, Cristian Chivu è già sotto pressione.
L’Inter appare fragile mentalmente, discontinua nel gioco e vulnerabile dietro. Le prossime gare saranno decisive: la società non ha tempo da perdere e l’allenatore rumeno, arrivato come soluzione di ripiego, deve invertire la rotta in fretta. La panchina traballa e il rischio esonero non è più un tabù.
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