Calcionews24
·11 December 2025
Juventus Next Gen, Gil Puche: «Penso che la seconda squadra sia fondamentale per un giocatore giovane. Domani abbiamo una sfida importante»

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Alla vigilia del match di campionato, la Juventus Next Gen si prepara ad affrontare la Pianese domani sera allo stadio Giuseppe Moccagatta di Alessandria.
Javier Gil Puche ha presentato la sfida contro i toscani, soffermandosi non solo sull’impegno imminente ma anche sull’andamento generale della stagione.
Le sue dichiarazioni delineano il clima e le aspettative in casa bianconera alla vigilia di una gara importante per il percorso della squadra.
IL RITORNO IN CAMPO – «Questa stagione è iniziata diversamente per me perché non sono mai stato infortunato così a lungo, quindi è stata anche un’esperienza nuova. Adesso sto bene, sto riprendendo la condizione migliore. Domani abbiamo una sfida importante perché vogliamo proseguire questa striscia di risultati utili. Prima delle ultime tre partite arrivavamo da un periodo difficile, poi siamo riusciti a fare punti e questo, oltre che in classifica, ci ha aiutato anche ad acquisire fiducia e consapevolezza nelle nostre capacità e nel nostro percorso di crescita».
GIL PUCHE SUL RETTANGOLO VERDE – «Sono un giocatore a cui piace avere la palla tra i piedi, quindi gestire un po’ la partita. Qui in Italia però ti insegnano anche l’importanza di lavorare senza la palla, che per un difensore è la parte più importante del gioco. A maggior ragione in Italia è fondamentale: se non migliori quello fai un po’ fatica in campo. E rispetto a quando sono arrivato ormai più di due anni fa penso di essere migliorato tantissimo».
IL VALORE DELLA SECONDA SQUADRA – «Penso che la seconda squadra sia fondamentale per un giocatore giovane perché non è mai semplice trovare lo spazio giusto per esprimere le proprie qualità dopo il settore giovanile, trovare il tuo posto. Nel percorso che si può fare, ad esempio qui alla Juventus, tutti ti conoscono e diventa sicuramente più semplice. È un punto molto positivo, che aiuta tantissimo i giovani calciatori che vogliono costruirsi un futuro. Qui alla Juventus io ho fatto mio il senso di appartenenza che si percepisce: c’è sempre questa voglia di vincere che ti viene trasmessa di categoria in categoria. Ho da subito respirato questa responsabilità di andare sempre a ricercare la vittoria, in ogni partita».









































