Juventus, Spalletti di nuovo al Maradona: il ritorno più atteso nella Napoli che lo ha consacrato | OneFootball

Juventus, Spalletti di nuovo al Maradona: il ritorno più atteso nella Napoli che lo ha consacrato | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: gonfialarete.com

gonfialarete.com

·5 December 2025

Juventus, Spalletti di nuovo al Maradona: il ritorno più atteso nella Napoli che lo ha consacrato

Article image:Juventus, Spalletti di nuovo al Maradona: il ritorno più atteso nella Napoli che lo ha consacrato

Il 7 dicembre 2023 Luciano Spalletti riceveva la cittadinanza onoraria di Napoli, un riconoscimento che sanciva definitivamente il suo legame con la città e la portata del suo lavoro: la conquista del terzo scudetto azzurro, trentatré anni dopo l’epopea di Diego Armando Maradona.

Spalletti di nuovo al Maradona: il ritorno più atteso nella Napoli che lo ha consacrato

A distanza di due anni, nel giorno esatto di quell’investitura, l’allenatore toscano ritorna nello stesso stadio che lo ha celebrato, ma con un ruolo diametralmente opposto: sarà infatti lui a guidare la Juventus nella sfida contro il Napoli.


OneFootball Videos


Un incrocio che ribalta prospettive e sentimenti. Spalletti torna da avversario nella città che lo ha amato come pochi altri tecnici nella storia recente del club.

“Conte e Spalletti, destini incrociati”: il paradosso di due percorsi speculari

Il ritorno di Spalletti non può essere isolato dalla figura di Antonio Conte, oggi guida tecnica del Napoli. La traiettoria dei due è quasi teatrale: Conte, anima bianconera per anni, è diventato l’artefice del quarto scudetto del Napoli; Spalletti, che ha riportato il tricolore all’ombra del Vesuvio, siede ora sulla panchina dei rivali storici della città.

“Gli allenatori non sono più bandiere”, si sente spesso dire. Ed è proprio da questa nuova dimensione professionale che nasce la normalizzazione di un passaggio così significativo. I tifosi, pur feriti dall’immagine, sanno che il calcio moderno pretende scelte pragmatiche, spesso lontane dalla memoria romantica.

Una rivalità nuova: la prima sfida ufficiale tra Conte e Spalletti

Il 7 dicembre sarà anche l’occasione per assistere alla prima sfida ufficiale tra i due allenatori, nonostante oltre 1500 panchine complessive. L’unico precedente risale al 2019, quando Spalletti lasciò la panchina dell’Inter e Conte gli subentrò: nessun confronto diretto, solo una staffetta. Questa volta, invece, si siederanno uno di fronte all’altro, sotto i riflettori del Maradona.

Spalletti, Napoli e quel legame indelebile: “Il tatuaggio parla per lui”

Il ritorno di Spalletti non è solo sportivo: è identitario, emotivo, quasi culturale. La città lo ricorda con ammirazione; lui, dal canto suo, ha impresso sulla pelle un tatuaggio celebrativo dello scudetto, simbolo di un legame che non si è dissolto nemmeno dopo il suo addio.

Il suo arrivo alla Juventus rievoca inevitabilmente altri “incroci proibiti” del passato:

José Altafini e Omar Sivori negli anni Sessanta,

Gonzalo Higuaín, passato da idolo azzurro a simbolo di un tradimento,

Cristiano Giuntoli, artefice del ciclo moderno del Napoli e ora dirigente juventino.

Eppure, nel caso di Spalletti, la parola “tradimento” sembra fuori luogo: la sua eredità a Napoli rimane intatta, scolpita non solo nello scudetto, ma nel modo in cui ha restituito identità e orgoglio a una piazza che aveva bisogno di rinascere.

Il Maradona attende: tra riconoscenza e rivalità, una partita dal sapore unico

Il ritorno del tecnico toscano alla guida della Juventus è destinato a essere uno degli eventi emotivamente più intensi della stagione. Non è più tempo di leggere questo incrocio con categorie moralistiche: Spalletti è parte della storia del Napoli e lo sarà per sempre, anche arrivando da avversario.

Il campo, tuttavia, non farà sconti. Napoli-Juventus vale punti pesanti, prestigio, equilibrio stagionale. E per Spalletti, il ritorno nella città che lo ha consacrato non sarà mai una partita come le altre.

View publisher imprint