Kalulu non sente la fatica: un motore costante, la Gazzetta lo elogia per due aspetti in particolare. La sua pagella in Real Madrid Juve | OneFootball

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·23 October 2025

Kalulu non sente la fatica: un motore costante, la Gazzetta lo elogia per due aspetti in particolare. La sua pagella in Real Madrid Juve

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Kalulu non sente la fatica al Santiago Bernabeu, una prova di personalità in una notte difficile: l’ex Milan è uno dei migliori, 6,5 in pagella

Una sconfitta amara, ma non tutto è da buttare. Nella notte difficile del Santiago Bernabeu, la Juventus esce battuta per 1-0 dal Real Madrid ma porta a casa alcune prestazioni individuali incoraggianti, segnali di un carattere che non si è spento nonostante il periodo complicato. Tra le note più liete della serata madrilena c’è senza dubbio Pierre Kalulu. Il difensore bianconero, schierato ancora una volta in un ruolo dispendioso sulla fascia, ha offerto una prova di grande carattere, corsa e qualità, meritandosi una promozione piena nelle pagelle de La Gazzetta dello Sport.

Kalulu Juve: il giudizio della Gazzetta dello Sport

Per l’ex giocatore del Milan, il voto finale è un ottimo 6,5, uno dei migliori tra tutti i giocatori bianconeri scesi in campo. Il giudizio che accompagna il voto è un elogio alla sua capacità di interpretare una partita così difficile con coraggio e, soprattutto, con una costante presenza nella manovra offensiva della squadra, nonostante le difficoltà generali.


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LA GAZZETTA SU KALULU – «Gioca con coraggio, e non è banale: c’è sempre se la Juve alza il baricentro, c’è sempre quando i bianconeri costruiscono le ripartenze più pungenti».

L’analisi del quotidiano parte da un presupposto fondamentale: il «coraggio». Giocare al Santiago Bernabeu, contro una delle formazione accreditate alla vittoria di questa Champions League, in un momento delicato per la squadra e con la pressione addosso derivante dai risultati negativi, «non è banale»Kalulu ha dimostrato personalità, non si è nascosto e ha interpretato la partita con la giusta mentalità, senza timori reverenziali nei confronti dei blasonati avversari. Ha messo in campo quella “garra” che Igor Tudor chiede sempre ai suoi uomini, lottando su ogni pallone e provando a trascinare i compagni con le sue accelerazioni. Ha mostrato una sicurezza e una consapevolezza dei propri mezzi che sono mancate ad altri suoi compagni.

Ma l’elogio più importante riguarda il suo contributo costante alla fase offensiva. Le frasi «c’è sempre se la Juve alza il baricentro» e «c’è sempre quando i bianconeri costruiscono le ripartenze più pungenti» fotografano alla perfezione la sua partita: una presenza costante sulla fascia, pronto a sganciarsi per supportare l’azione e a ripartire in velocità non appena recuperato il pallone. Nonostante le difficoltà della squadra nel creare pericoli concreti alla porta difesa da Courtois, Kalulu è stato uno dei pochi a garantire spinta continua e dinamismo, interpretando al meglio le richieste di un ruolo che lo vede spesso agire quasi da ala aggiunta. Ha corso tantissimo, ha creato superiorità numerica in diverse occasioni e ha provato a mettere in mezzo palloni interessanti per gli attaccanti. La sua generosità è stata encomiabile.

In una serata in cui la Juventus ha faticato a trovare le giuste misure, specialmente dopo aver subito il gol di Bellingham, la sua prestazione è una delle poche certezze da cui ripartire in vista della delicatissima trasferta contro la Lazio. Schierato come esterno destro nel 3-5-2 iniziale, Kalulu si conferma un jolly preziosissimo per Igor Tudor, un giocatore affidabile e sempre pronto a dare il suo contributo con grande professionalità. La sua prova al Bernabeu è un segnale incoraggiante: la Juve torna da Madrid senza punti, ma con la consapevolezza di avere in rosa un giocatore di grande valore e personalità, pronto a lottare su ogni campo. La sua crescita continua, anche nelle notti europee più difficili e complicate.

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