Juventusnews24
·13 October 2025
Koopmeiners a secco con la sua Olanda: ancora in panchina, il centrocampista della Juventus ha reagito così al mancato impiego. Il retroscena

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Doveva essere una boccata d’ossigeno, un’occasione per ritrovare fiducia e minuti lontano dalle pressioni di Torino. Invece, la sosta per le nazionali si è trasformata in un’altra, cocente delusione per Teun Koopmeiners. Il centrocampista della Juventus, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha chiuso la sua parentesi con l’Olanda con un bottino desolante: zero minuti giocati. Un segnale preoccupante, che lo spinge a tornare alla Continassa con una voglia matta di riscatto.
Le speranze di ritrovare il sorriso e il ritmo partita con la maglia “Oranje” si sono infrante contro le scelte del CT Ronald Koeman. Dopo aver assistito dalla panchina all’intera partita vinta per 4-0 contro Malta, giovedì scorso, la storia si è ripetuta identica anche nella seconda gara. Nella sfida, vinta sempre per 4-0, contro la Finlandia, valida per le qualificazioni ai Mondiali, Teun Koopmeiners è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti. Due partite, 180 minuti totali, zero minuti in campo per il giocatore della Juventus.
Questa doppia esclusione ha lasciato il giocatore un po’ deluso, specialmente considerando che il CT gli ha preferito altri giocatori in un centrocampo che ha comunque dimostrato di girare a meraviglia. Per Koopmeiners, il momento no continua e si aggrava. Già ai margini nelle gerarchie della Juve di Igor Tudor, che pure continua a dargli fiducia a intermittenza senza però ricevere le risposte sperate, ora arriva anche la bocciatura dalla sua nazionale.
L’ex giocatore dell’Atalanta è ora chiamato a riscattarsi e, per farlo, ha già messo nel mirino la prossima partita. Tornerà a Torino con la voglia di lavorare ancora più duramente per convincere Tudor a dargli una chance contro il Como, alla ripresa del campionato. La sosta doveva servirgli per ricaricarsi, invece rischia di avergli tolto ulteriori certezze. Ora la palla passa a lui: deve trasformare questa delusione in rabbia agonistica per riprendersi, finalmente, la Juventus.