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·16 July 2024

Lazio, spunta il caso Roma Nuoto sui piani per lo stadio Flaminio

Article image:Lazio, spunta il caso Roma Nuoto sui piani per lo stadio Flaminio

Claudio Lotito ha presentato il progetto della Lazio per lo stadio Flaminio, ma la partita per il club biancoceleste si preannuncia ancora lunga e ricca di ostacoli. In primis il patron e presidente della società dovrà battere la concorrenza, e se Cassa Depositi e Prestiti sembra essere defilata e potrebbe rientrare in gioco propria accanto alla Lazio, Roma Nuoto non intende mollare.

Come riporta l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, dopo anni di immobilismo sul fronte Flaminio, stadio cittadino abbandonato dal 2011, che per anni non ha avuto nessun ente interessato alla ristrutturazione, ora le pretendenti non mancano, con il Comune che dovrà scegliere quale progetto sia più utile per la comunità.


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Al momento di progetti per il Flaminio c’è solo quello di Roma Nuoto, ma Lotito ha assicurato al sindaco Roberto Gualtieri che quello della Lazio sarà pronto per ottobre. Il piano del club è comunque ambizioso: raddoppiare la capienza, dagli attuali 25mila posti a quasi 50mila, coprire le tribune e, non meno importante, farne un punto di aggregazione per tutta la comunità.

Ma, come spesso accade, non mancano i punti critici. In primis, ci sono dubbi sull’opportunità di avere uno stadio in un quadrante delicato della Capitale, per non parlare dei vincoli architettonici, e infine i progetti collaterali di strutture commerciali per rendere redditizia l’opera. Anche se, al momento, fonti vicine alla giunta Gualtieri riferiscono di un patto con la Lazio che sembra essere la favorita per assicurarsi lo stadio Flaminio.

Ma la partita è ancora aperta con Roma Nuoto che attende una risposta al suo progetto, anche perché c’è una sentenza del Tar che obbliga in questo senso il Comune. Il piano risale al 2020, nel 2022 la conferenza dei servizi aveva dato parere negativo, ma i giudici hanno stabilito che quell’esito era illegittimo, perché non era stata data la possibilità ai proponenti di replicare alle obiezioni. Così il Campidoglio ha riaperto la conferenza e negli scorsi giorni la Roma Nuoto ha trasmesso il piano aggiornato, che punta su una sovrastruttura temporanea da montare all’interno dell’impianto, per non intaccare le parti tutelate, scavando sotto le tribune per realizzare altri spazi oltre piscina olimpionica, palestre e negozi.

Ovviamente, niente vieta al Comune di condurre due conferenze dei servizi. Infatti, secondo la legge le proposte concorrenti vanno analizzate in ordine cronologico e poi si indica quella di interesse pubblico, ma comunque per ottobre quella della Roma Nuoto dovrebbe essersi risolta. Ma in questo caso, il Comune darà il via libera al progetto, senza aspettare la Lazio?

Dalla parte della Lazio ci sono i buoni rapporti di Lotito con il governo, ma anche il probabile appoggio di una fra Cassa Depositi e Prestiti e Credito Sportivo, che porta direttamente alla figura del ministro per lo Sport, Andrea Abodi. Dall’altra parte, Roma Nuoto è una società piccola, che non ha questo privilegio e nemmeno i tanti consensi marea di consensi che un’assegnazione del Flaminio alla Lazio smuoverebbe nella metà biancoceleste della Capitale. Dal Campidoglio fanno sapere che non c’è nessun tipo di pregiudizio, l’obiettivo è solo riqualificare e riaprire il Flaminio. I prossimi mesi, comunque, saranno decisivi per quanto riguarda il futuro del Flaminio, che la giunta Gualtieri punta a far tornare a vivere.

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