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·10 December 2024

Manchester City, Guardiola: “Foden non penso giocherà. Juve miglior club in Italia”

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Alla vigilia del match di Champions League contro la Juventus, l’allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa.


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Manchester City, le parole di Guardiola

Sarà disponibile Foden?

“Non penso. Forse qualche minuto. Però è bello che sia tornato ad allenarsi e speriamo possa migliorare”.

Su Akanji?

“Sì, amo i miei difensori. Possiamo fare di meglio, ma dobbiamo trovare qualcosa dentro per ottenere risultati migliori. Ma non sono la persona ideale per dare questi giudizi. Sono soddisfatto di quanto fatto dalla squadra, sto cercando di garantire una buona prestazione, queste partite sono estremamente importanti”.

È una partita chiave per voi… “Non siamo nella posizione di fare questi commenti, di vincere o non vincere. Ragioniamo di partita in partita, siamo nella situazione in cui dobbiamo giocare per vincere. In alcuni casi abbiamo pareggiato o perso. Abbiamo avuto partite difficili, ora dobbiamo cercare di qualificarci”.

Sei soddisfatto della difesa?

“Si, ovviamente possiamo fare di meglio. Dobbiamo trovare qualcosa dentro di noi per ottenere dei risultati migliori. Sono soddisfatti della squadra e queste partite sono molto importanti”.

Cosa pensa della Juventus?

“La Juve è la Juve. È la migliore squadra in Italia. Loro sono abituati a giocare sotto pressione e hanno qualità. Hanno fatto un lavoro straordinario contro il Bologna. Sono certo che la Juventus riuscirà a fare bene e non vedo l’ora di incontrarli”

Come spiega certi errori?

“Questo è il nostro modo di giocare e ci prendiamo le nostre difficoltà. Adesso siamo in un momento in cui non stiamo facendo le cose nel modo giusto. Dobbiamo ripartire dalle cose semplici”.

È una questione fisica o mentale?

“È una questione mentale. Torniamo alle cose semplici. Non dimentichiamo dei giocatori che hanno fatto tanto per noi soprattutto del fatto che giochino continuamente. E’ un periodo molto duro per loro, hanno grande forza, sono sempre a disposizione. Li ammiro moltissimo, adesso piano piano gli altri stanno tornando, si stanno ricostituendo, speriamo di diventare sempre più forti”.

Cosa sta imparando da questo periodo?

“Dobbiamo trovare soluzioni tra di noi e restituire tutto. E’ chiaro che non è la nostra posizione preferita, ma penso che la situazione non sia sempre perfetta. E’ un privilegio gestire la situazione così. Se si perde così tanto per noi non è normale, la prendo come un’eccezione, devo prendere ciò che viene e affrontarlo. Abbiamo sicuramente un sacco di record ma ci sono eccezioni, dobbiamo ritrovare l’equilibrio giusto per tornare a vincere. Tornare competitivi e sentire quello che c’è da fare. Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione. Sono fiducioso che la situazione potrà migliorare. La fiducia ce l’hanno. Dopo tanti anni al City li conosco e so come si comportano. Cercheremo di risolvere quei problemi, non è l’unica squadra che li affrontano. Ci sono problemi? Benissimo, lavoreremo a risolverli”.

È fiducioso?

“Come dicevo, bisogna avere fiducia a seconda delle azioni che riusciremo a creare. Abbiamo fiducia. Se vogliamo difendere, attaccare, riprendere a fare le cose semplici. Semplicemente quello. Le persone pensano che sia così difficile? Torniamo alle cose semplici. Ronaldo o Messi non c’entrano, sono campioni eccezionali, ma devono avere la possibilità di tornare a essere la squadra che siamo stati sia in Europa che in Inghilterra”.

Si aspettava le difficoltà della Juve?

“Noi lottiamo per tornare ad essere la squadra che siamo stati. Dopo 8 anni ci può stare un periodo brutto. Torneremo a essere ciò che siamo, non c’è dubbio. So bene che siamo giudicati. Ma conosco la mia gente, la società. Non parlo sulla Juve, sono lontano, ho visto in questi giorni le partite, un po’ il senso che hanno e mi sembra che sia sulla buona strada. Non è facile arrivare in un posto e inserire cose nuove con gli obblighi che hanno squadre come la Juve. Riuscire immediatamente a fare quello non è facile, a volte c’è bisogno di tempo. Al primo anno di Manchester non ho vinto, la storia poi si racconta da sola”.

Come sta vivendo questo periodo?

“Preferisco non imparare niente da queste cose. Prendo come fosse la normalità, perchè eccezionale vincere 11 campionati. Io ho detto tante volte che prima o poi questo sarebbe dovuto succedere. Prendo questo periodo come qualcosa di normale. Non dobbiamo vincere il triplate ogni anno”.

Nessuno si fida di un Manchester City in difficoltà. Lei si fida delle difficoltà della Juve

“No, mai. Non mi sono mai fidato di nessuna squadra. Ho un grandissimo rispetto della Juventus. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e non alle altre squadre. Dobbiamo guardare noi stessi per battere non solo la Juve ma tutte le squadre che dobbiamo affrontare”.

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