Juventusnews24
·3 December 2025
Marocchino promuove una rivoluzione tattica, c’entra Yildiz: «Bocciato l’esperimento Koopmeiners». Il commento anche sul centrocampo

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Domenico Marocchino, ex calciatore e opinionista, ha analizzato la Juventus vista in Coppa Italia contro l’Udinese, concentrandosi sui problemi strutturali. Marocchino ha sentenziato che il centrocampo della Juve è come il divano di casa sua.
L’ex centrocampista ha spiegato che la metafora si basa sulla mancanza di dinamismo: i centrocampisti sono troppo fermi rispetto ai giocatori dinamici degli altri club. La manovra si riduce a dare la palla a Kenan Yildiz e sperare che la risolva.
Marocchino ha criticato l’uso di Teun Koopmeiners in difesa, sostenendo che mettere lui o un altro in quel ruolo non cambia molto. Inoltre, pur dispiaciuto per l’infortunio di Federico Gatti, non condivide l’esperimento difensivo con l’olandese.
Marocchino ha promosso il talento di Kenan Yildiz, definendolo un prestigiatore. Il problema è che lo schieramento degli attaccanti deve adattarsi al suo talento. Marocchino ha suggerito di provare a invertire Francisco Conceição e Yildiz sulle fasce per aumentare i cross.
L’ex centrocampista ha chiuso con l’allarme infortuni. Ha sostenuto che la frequenza degli stop è diventata matematica e che i preparatori atletici e l’area medica devono capire come intervenire per recuperare più in fretta i giocatori.
DOMENICO MAROCCHINO – «Sono contento per lui, mi dispiace per l’infortunio, ma dopo essere stato tenuto fuori da Spalletti l’avevo rivisto bene. È una grande rivalutazione del giocatore? Per me no. Che metti lui o un altro, cosa cambia? Non mi piace comunque questa soluzione. Descrivendo il potenziale della squadra ho sempre detto che il centrocampo della Juve è il divano di casa mia. In quella zona puoi giocare oltre una certa età, ma rispetto ai centrocampisti più dinamici degli altri, li vedo troppo fermi. È un prestigiatore, ma ha movimenti particolari. Uno dei problemi dell’attacco è che Yildiz e Conceicao non devono adeguarsi agli altri, ma viceversa. E dico una cosa: perché non provarli invertiti, Conceicao a sinistra e Yildiz a destra? Farebbero anche qualche cross in più. I preparatori atletici e l’area medica devono capire come intervenire, perché questa frequenza è diventata matematica. Bisogna trovare meccanismi per recuperare più in fretta».









































