Calcio e Finanza
·7 October 2025
Marotta su San Siro: «A breve il rogito, poi la fase progettuale»

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·7 October 2025
Inter e Milan sono pronti a firmare il rogito che li farà diventare i nuovi proprietari dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe, un passo fondamentale per la costruzione di un nuovo impianto che sarò sempre condiviso fra i club.
Ad assicurarlo è il presidente dei nerazzurri, Giuseppe Marotta, intervenuto oggi durante un evento: «Oggi abbiamo conquistato un posizionamento importante, cioè finalmente possiamo dire che possiamo costruire uno stadio nuovo. Un impianto che deve rispondere alle esigenze di modernità, nel rispetto dei cittadini, di un senso civico, etico e di una sostenibilità ambientale. Di più non dico, siamo in una fase burocratica interlocutoria. Ora dovremo procedere all’acquisizione del vecchio San Siro e delle aree limitrofe. A breve sarà fatto il rogito e poi servirà la fase progettuale nella quale dovrà esserci il rispetto dei criteri a cui facevo riferimento prima».
Il numero uno dell’Inter ha parlato anche del momento del calcio italiano: «Non è preoccupante che Modric a 40 anni detti legge, io vedo in Modric uno spot positivo per il calcio italiano. I nostri figli e nipoti si innamorano vedendo un giocatore del genere, magari vogliono ripetere le sue gesta in allenamento. Ma la china del nostro calcio è in discesa, oggi il nostro campionato è di transizione, non è più l’Eldorado degli anni 2000, quando avevamo il miglior ranking ed eravamo molto competitivi».
«I club compravano i campioni giovani e li tenevano fino a fine carriera – continua Marotta –. Oggi arrivano nella fase calante. Noi oggi non siamo in grado di comprare un giocatore del Real Madrid, guardate Mastantuono pagato 60 milioni di euro. Tutte le italiane spendono al massimo 30-35 milioni per un 2006. Il mercato è molto limitante e i grandi club della Serie A devono ricorrere allo strumento del player trading che prima non esisteva, delle plusvalenze. Oggi è uno strumento caratteristico del bilancio, senza le plusvalenze né Milan né Inter né Juventus riuscirebbero a presentare un bilancio adeguato».