Materazzi svela: «Mi voleva il Milan, ecco perché ho detto no. Triplete? Ecco cosa è stato per me» | OneFootball

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·25 September 2025

Materazzi svela: «Mi voleva il Milan, ecco perché ho detto no. Triplete? Ecco cosa è stato per me»

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Le parole di Marco Materazzi, ex difensore dell’Inter, sulla sua carriera in nerazzurro e la rivelazione di mercato. I dettagli

A distanza di anni, il Triplete dell’Inter continua a vivere nei ricordi dei protagonisti. Uno di loro, Marco Materazzi, ha riportato alla luce un retroscena significativo in un’intervista concessa a Cronache di Spogliatoio. L’ex difensore nerazzurro, simbolo di grinta e attaccamento alla maglia, ha raccontato come il confronto con José Mourinho sia stato decisivo nella scelta di restare a Milano e vivere la stagione che avrebbe cambiato la sua carriera. Prima, nel 2006, com’è stata però la possibilità che finisse al Milan: “Sì, è vero: perché l’anno del Mondiale giocavo poco e non ero ben visto da Mancini. E dovevo giocare perché in Nazionale ero molto considerato da Lippi ma se non giochi non vai al Mondiale. Ebbi delle avances dal Milan, sarebbe stato un grande problema: gli interisti mi amavano, dall’altra parte mi odiavano. Era anche una cosa un po’ di orgoglio, giocavo una partita ogni 3-4: poi dopo aver vinto il Mondiale giocavo io e altri 10. Sono cose che rispetto perché l’allenatore va sempre rispettato: in quel momento non le condividevo Ebbi la fortuna a Lecce di parlare con Facchetti, che mi disse: “Marco, rimani”. Chiamai Lippi e mi disse che sarei andato anche giocandone una ogni 4-5: rimasi all’Inter e feci la cosa più giusta, anche perché di là c’erano Maldini, Nesta e Stam, forse era più difficile giocare lì. E’ andata bene così, ho vinto tutto e ho sistemato tutto coi tifosi perché sono sempre stato onesto”.

Materazzi sul Triplete

«Il coronamento della mia carriera all’Inter», ha dichiarato Materazzi parlando di quell’annata irripetibile. L’anno prima, infatti, a maggio, lo Special One lo chiamò per metterlo di fronte a una scelta: «Mi disse: Marco, tu cosa vuoi fare? Vuoi rimanere anche se non sarai titolare perché prenderemo un altro difensore? Se meriti giocherai, ma non sarai negli undici titolari».


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La scelta immediata di Matrix

Materazzi ha ricordato che in quel momento Mourinho gli concesse del tempo per riflettere: una settimana, dieci o venti giorni, quanto serviva per decidere con calma. Ma la risposta dell’ex campione del mondo arrivò subito: «Io ero al Portello, stavo facendo la spesa. Dopo un minuto lo richiamai e gli dissi: No, io rimango con te».

Un gesto di lealtà e convinzione che racchiude il carattere di Materazzi e la sua dedizione per la causa nerazzurra. La scelta di restare nonostante la prospettiva di un ruolo da comprimario gli permise comunque di ritagliarsi uno spazio importante, dentro e fuori dal campo, contribuendo al successo della squadra.

Un simbolo della mentalità vincente

La stagione successiva, quella del 2009/10, avrebbe consegnato all’Inter una pagina storica con la conquista di campionato, Coppa Italia e Champions League. Per Materazzi il Triplete rimane il punto più alto della carriera: un traguardo raggiunto con sacrificio e spirito di gruppo.

Il retroscena con Mourinho conferma come il valore del difensore non fosse soltanto tecnico, ma anche umano e carismatico, capace di fare spogliatoio e trasmettere fiducia. La sua risposta immediata è l’immagine perfetta della mentalità vincente che guidò quella squadra verso la leggenda.

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