McKennie a Sky: «Il mister ha cambiato un po’ a livello tattico ed è stato un bene per noi. Gol? Andrea è un grande giocatore, è stata una bella azione» | OneFootball

McKennie a Sky, dai retroscena della vittoria contro il Pafos all’analisi sulla mossa di Spalletti che ha sbloccato la gara. Le dichiarazioni del texano

È stato l’uomo della provvidenza, colui che ha preso per mano la Juventus nel momento più buio della serata e l’ha trascinata fuori dalle sabbie mobili di un pareggio che stava diventando pericoloso. Weston McKennie si conferma, ancora una volta, una risorsa imprescindibile per questa squadra, capace di abbinare quantità, inserimenti e gol pesanti. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport nell’immediato post-partita, il centrocampista americano ha analizzato con lucidità la vittoria per 2-0 contro il Pafos, rifiutando l’etichetta semplicistica della “reazione d’orgoglio” e attribuendo invece i meriti alla lettura della panchina.

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Secondo il texano, la scossa che ha trasformato la Juve nel secondo tempo non è nata solo dalla pancia o dalla rabbia, ma dalla testa e dalla lavagna tattica. I correttivi apportati da Luciano Spalletti nell’intervallo (l’ingresso di Conceicao e il riassetto del centrocampo) sono stati la vera chiave di volta per scardinare il muro cipriota.

IL CAMBIO DI PASSO – «No penso che il mister ha cambiato un po’ a livello tattico ed è stato un bene per noi. Abbiamo giocato un po’ di più, abbiamo avuto più occasioni. Trovare il goal contro una squadra così apre il campo, dopo noi ci abbiamo provato di più, loro ci hanno lasciato più spazio e dopo è arrivato il secondo goal che è stato troppo importante».

McKennie sottolinea come il gol abbia avuto un effetto domino sulla partita: sbloccando il risultato, il Pafos è stato costretto ad abbandonare il catenaccio, concedendo quegli spazi che nel primo tempo erano intasati. Ma per aprire quella scatola chiusa serviva una giocata di alta scuola, un lampo di genio che è arrivato grazie all’asse con Andrea Cambiaso. Il numero 16 bianconero non si prende tutti i meriti della rete, ma ci tiene a esaltare la visione di gioco del compagno, autore di un assist al bacio che gli ha permesso di eseguire il movimento perfetto.

L’ASSE CON CAMBIASO – «Andrea è un grande giocatore, lui riesce a vedere questo buco e mi dà bene la palla sul mio piede sinistro, così ho potuto girarmi e tirare. Sì è stata una bella azione».

Parole che testimoniano non solo la grande umiltà del giocatore, ma anche l’affiatamento di un gruppo che, nonostante le difficoltà e i fischi iniziali, sa ritrovarsi nelle giocate dei suoi leader tecnici. La “bella azione” descritta da McKennie è l’istantanea che salva la serata europea della Juve e rilancia le ambizioni di qualificazione.

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