Juventusnews24
·16 December 2025
McKennie nuovo leader silenzioso della Juve: è apprezzato dai compagni e stimato da Spalletti. Ora il club vuole blindarlo

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·16 December 2025

All’inizio della stagione, la situazione di Weston McKennie sembrava destinata a un progressivo allontanamento dai piani tecnici, con prospettive incerte e spazio ridotto. Il contratto in scadenza a fine campionato rafforzava l’idea di una separazione, che per molti era già scritta e attesa magari già a gennaio.
Le cose, tuttavia, sono cambiate radicalmente con l’avvicendamento in panchina e l’arrivo di Luciano Spalletti. L’ex CT ha immediatamente rimesso in gioco e rimescolato le gerarchie, individuando nel centrocampista statunitense una risorsa fondamentale per il suo calcio più fluido, dinamico e privo di rigidità. Da possibile partente, McKennie si è trasformato progressivamente in uno degli uomini più affidabili della rosa, grazie a una duttilità tattica rara e a un ammirevole spirito di sacrificio che ne ha amplificato l’utilità in campo.
Dopo l’importante sfida vinta contro il Bologna, Spalletti ha sottolineato in modo netto il valore del giocatore. Il tecnico lo ha definito un elemento «perfetto per la nuova frontiera dei calciatori moderni: quella di sapersi spostare da più parti e sapersi calare al meglio in più situazioni». Spalletti ha poi rimarcato che in partite come quella del Dall’Ara, dove «le due squadre non avevano un modulo» e il gioco era un «uomo contro uomo continuo», avere questa capacità di adattamento e di saper condizionare tutto ciò che ha intorno è una «grandissima dote».
Il tecnico ha esaltato anche la sua personalità e il suo approccio positivo: «Lui non ha timore, ha una spiccata personalità. Sorride sempre, non ha bisogno di fare la faccia cattiva. Ti sorride e ti dice: partiamo e poi si vede dove si va».
Queste parole trovano piena conferma nelle sue prestazioni e nei numeri stagionali. McKennie è arrivato a quota 21 presenze complessive tra campionato e coppe, collezionando ben 1519 minuti giocati. Inoltre, in Champions League ha siglato due gol, entrambi contro Bodo e Pafos, certificando la sua capacità di inserirsi senza palla e di leggere gli spazicon tempi sempre più maturi. Dopo ogni rete, McKennie celebra con un’esultanza caratteristica divenuta celebre, ispirata a Harry Potter. Quel gesto della «bacchetta magica» ha rafforzato il suo legame con i tifosi e i compagni.
Lo stesso McKennie ha confermato il suo momento positivo: «Mi sento coinvolto e continuo. So cosa chiede il mister e mi piace poter aiutare la squadra in ogni ruolo», ha dichiarato, aggiungendo che sebbene «segnare è importante, ma ancora di più lo è l’atteggiamento quotidiano».
È proprio all’interno dello spogliatoio che l’americano ha consolidato un ruolo sempre più centrale. McKennie è considerato un elemento prezioso anche dal punto di vista umano: il suo buonumore costante, la sua solarità e la capacità di tenere alto il morale lo rendono una figura rispettata e molto amata dai compagni, un collante silenzioso in una stagione complessa.
Come riporta La Stampa alla luce di questo rendimento ritrovato e della stima incondizionata di Spalletti, le strategie societarie sono ovviamente cambiate. La Juventus, che pochi mesi fa sembrava pronta a lasciarlo partire, ha avviato contatti per il rinnovo del contratto. Il dialogo è aperto e la volontà di proseguire insieme è chiara.









































