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·31 December 2025

Napoli, Oriali lancia la sfida: “Scudetto, siamo in cinque a giocarcelo. Conte è il nostro condottiero”

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È un bilancio carico di orgoglio e realismo quello tracciato da Lele Oriali. L’Head of First Team Management del Napoli, intervenuto ai microfoni della radio ufficiale del club (Radio CRC), non ha usato filtri per descrivere l’atmosfera che si respira a Castel Volturno in questo finale di 2025. Dalla sorpresa per i risultati ottenuti alla gratitudine verso Antonio Conte, fino alla nuova geografia della lotta al vertice: ecco il suo pensiero integrale.

Il bilancio di Oriali: “Stagione oltre le aspettative, questa squadra ha un’anima

L’analisi parte dall’aspetto emotivo, ammettendo che il rendimento della squadra è andato oltre le previsioni della vigilia: “È una grande emozione per me essere in questo Napoli. Nessuno di noi pensava di condurre un’annata così straordinaria. Ricordo all’inizio della stagione, quando parlai con i ragazzi, c’era la convinzione di poter fare bene, ma di certo non di raggiungere certi livelli e certi traguardi”. Sulla recente conquista della Supercoppa, Oriali sottolinea la cultura del lavoro: “Come ho detto ai ragazzi subito dopo la partita, certe vittorie non arrivano per caso: sono frutto di lavoro, impegno e sacrificio quotidiani. La squadra ha dimostrato carattere ed orgoglio, soprattutto per la maglia che indossano e per la città che rappresentano. Da questo punto di vista abbiamo avuto delle risposte incredibili ed impressionanti, quindi vanno ringraziati”.


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Rispetto al passato, secondo Oriali, la corsa al titolo è molto più affollata. Non è più un duello, ma una battaglia su cinque fronti: “Quest’anno credo si sia allargata un pochino la rosa dei pretendenti ed oltre a noi e all’Inter ci sono il Milan, la Roma e la Juventus. Credo che da qui alla fine sarà una bella lotta tra queste cinque”. Il segreto della resilienza azzurra, capace di superare anche l’emergenza infortuni, ha un nome preciso: “Abbiamo la fortuna di avere il nostro condottiero, Antonio Conte, che non si abbatte davanti alle difficoltà. E la squadra lo ha seguito: abbiamo affrontato problemi seri, riuscendo, attraverso le sue intuizioni ed idee, a trovare la giusta quadra. Credo che questa sia la dimostrazione dell’unità del gruppo e dello spirito di squadra”.

Ora però arriva un gennaio di fuoco, e Oriali non nasconde la preoccupazione per i ritmi insostenibili del calcio moderno: “Le sfide di gennaio vanno affrontate una alla volta, giorno dopo giorno. Credo che si giochi troppo ed è per questo che le grandi squadre hanno una rosa ampia e competitiva. Ma è chiaro che così facendo, il calciatore che è chiamato in causa più volte per diversi giorni, può subire degli infortuni”. Domenica c’è la trasferta all’Olimpico, un test di maturità fondamentale: “È sempre difficile e complicato giocare con la Lazio: anche l’anno scorso abbiamo lasciato dei punti per strada contro di loro. Sarà una partita complicata, ma sono abbastanza positivo soprattutto per quello che sta dimostrando la squadra. Ha raggiunto una consapevolezza e convinzione dei propri mezzi importanti: il livello che abbiamo raggiunto deve essere il livello standard”. La chiosa finale è dedicata al futuro e all’anno del Centenario che si avvicina: “Ciò che è stato raggiunto è frutto della simbiosi tra squadra e tecnico. Non c’è mai stato fatto mancare il supporto da parte dei tifosi. Cosa auguro per il 2026? Che ci possano essere ancora tante soddisfazioni. Quello che abbiamo ottenuto deve essere un punto di partenza: bisogna dare continuità a quei risultati”.

Andrea Alati

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