💥 Paganini sullo Spezia: “Non si può cacciare D’Angelo senza avere già il sostituto, serve rispetto! Ultimo posto colpa di tutti” | OneFootball

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¡23 October 2025

💥 Paganini sullo Spezia: “Non si può cacciare D’Angelo senza avere già il sostituto, serve rispetto! Ultimo posto colpa di tutti”

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Paolo Paganini, giornalista di RaiSport e noto tifoso dello Spezia, ha detto la sua sui concitati ultimi giorni vissuti in casa ligure sul fronte allenatore, intervenendo sulle frequenze di Malati di Spezia dal 1906.


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Ecco quanto ripreso da Spezia1906.com:

Sulla questione D’Angelo: “Mi ha colpito la vicenda da tifoso e da giornalista. Nella mia esperienza se si decide di mandare via un allenatore ci deve essere un sostituto pronto. Non si può mandare via un allenatore senza un nome. E poi bisogna avere rispetto per un professionista, non si può delegittimare così: che messaggio è nei confronti della gente e soprattutto della squadra? Che credibilità ne deriva? Essere ultimi è responsabilità di tutti”.

Sulla squadra con l’allenatore: “Il gruppo non voleva Pagliuca, perché? Se la squadra vuole D’Angelo lo deve dimostrare in campo, perché l’atteggiamento dei giocatori non è quello di una rosa che è con l’allenatore. Appena arriva un gol al passivo si spegne la fiamma, non era così l’anno scorso. 

Sul silenzio della proprietà: “A livello comunicativo una proprietà che arriva a Spezia coprendo i buchi precedenti a livello economico non può ripartire per gli USA senza aver deciso qualcosa. In questi casi chi mette i soldi decide d’intesa con la dirigenza il piano: allenatore, budget. Mi aspettavo un comunicato in cui si dicesse: ‘il nostro allenatore sarà D’Angelo fino alla fine della stagione’. Non posso leggere una situazione come questa. Abbiamo un allenatore a scadenza di giornata in giornata? Ci deve essere chiarezza e fare quadrato attorno a chi hai”. 

Sulla mancata presa di posizione in panchina: “Per me parte da lontano, da una finale persa male. Probabilmente D’Angelo voleva cambiare aria, poi è rimasto. La proprietà voleva voltare pagina, perché dopo un trauma del genere bisogna andare avanti. Ora non è più una scusante, mi ha disorientato il fatto che se decidi di mandare via serve già il sostituto sicuro”.

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